Per sempre

Tra Espero e Vespero
trascorri,
democratica Anima Mia,
e temi il litigio,
lo scontro verbale,
triste e violento,
che devi all'Assente!

È il tuo debito, Leggiadra Ateniese,
che non sa nuotare
al di là del Talamo,
al di là del tavolo da cucina!

Scagliati i piatti e i bicchieri,
attesero Melodie nuove,
nei tasti Sereni e Neoclassici
del Mio pianoforte Cinese,
sempre e ancora
da accordare meglio.
Fungo io da Menestrella,
io che non so suonare,
che mi arrabatto
con testi facilitati
e manuali tascabili,
tra il cucito, il ricamo,
il Ferro Rovente
l'Ardore di un bacio solo!

Il Bacio rettilineo,
con cui volevi stupirmi,
dolce Satiro di Nuovo Calore.
Il Bacio Atteso è più bello
nel presente,
nella memoria vivida
di un sola occasione,
per un Bacio di buon compleanno.
Solo, nella Memoria che si sfolla,
e già vide il Tuo Volto Spaziale,
Mio tenero Goldrake!
Come Gheisha ho mischiato le Carte,
Tu, sei sempre l'Uomo di un Tempo,
gelido Satiro Equoreo?!
Nelle corde taglienti sanguina
il Mio antico Ardore.
Sei Tu, Tu che Amo,
che Amo per sempre.