5G, Nelmodogiusto: «Un'ordinanza sindacale per vietare sperimentazione e installazione a Bisceglie»

Conferenza stampa del Movimento giovedì 7 novembre

mercoledì 6 novembre 2019 10.54
A cura di La redazione
Hanno chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno del consiglio comunale di una mozione che impegni il sindaco Angelantonio Angarano a ordinare il divieto di sperimentazione e/o installazione della tecnologia 5G sul territorio biscegliese. E la illustreranno giovedì 7 novembre, alle 17:30, nel corso di una conferenza stampa nella sede di via Guglielmo Marconi, in pieno centro. I tre consiglieri comunali del movimento civico Nelmodogiusto sono categorici: per Alfonso Russo, Giorgia Preziosa e Mauro Sasso è indispensabile un provvedimento restrittivo a tutela della salute pubblica.

«Già in data 19 aprile 2019, attraverso una richiesta di moratoria, avevamo sollecitato il sindaco e il dirigente della ripartizione ambiente affinché fossero prese misure urgenti al fine di fermare l'istallazione e la diffusione della tecnologia 5G sul territorio di Bisceglie fino a quando gli studi sull'impatto sanitario e ambientale, non fossero stati attendibili e indipendenti. Da quella data, da parte dell'amministrazione, nessuna azione, nessuna reazione!» hanno rimarcato.

Nelmodogiusto ha invitato «ancora una volta il sindaco, nella sua veste di massima autorità sanitaria locale, nonché ufficiale di governo, ad accertarsi, nelle competenti sedi, sulle conseguenze di ordine sanitario, che dovessero manifestarsi, a breve, medio e lungo termine, nella popolazione residente nel territorio comunale esposta alla nuova tecnologia che prevede l'installazione, molto fitta e su più edifici privati e pubblici, di piccole antenne».

Il movimento ha chiesto «che spazi liberi, soprattutto destinati ai bambini (parchi pubblici, asili, ecc.) vengano preservati e tutelati; che vengano promosse campagne d'informazione; e sollecita per molteplici ragioni un incontro con esperti e ricercatori liberi da conflitti d'interesse,confidando nella presa di consapevolezza che il destino delle reti 5G, in ultima istanza, non è nelle mani delle multinazionali o dei governi o delle authority bensì nelle nostre mani; ovvero nelle mani delle autonomie locali. Il punto di forza del 5G è anche il suo punto di debolezza. Sta a noi decidere, per mezzo di validi strumenti amministrativi, se mettere al primo posto la sanità umana e ambientale del territorio di nostra competenza o i profitti delle corporation».

I componenti del gruppo consiliare di opposizione hanno evidenziato: «Non c'è tempo da perdere: occorre far valere il principio di precauzione, ricordando che le reti 5G o di quinta generazione, non sono la semplice evoluzione delle precedenti reti, ma una tecnologia inesplorata assai più simile a "modelli d'arma" che a modelli di interconnessione, destinata ad incidere sul vivente, sulle dinamiche sociali e individuali e sulle stesse libertà fondamentali in forme mai conosciute prima.

Per questo Nelmodogiusto, avendo preso in considerazione i dati scientifici più aggiornati e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, risultate estremamente pericolose per la salute dell'uomo, resi da studi scientifici indipendenti da legami con l'industria del settore delle telecomunicazioni, chiede,con forza, l'adozione di una ordinanza sindacale volta ad assicurare la salute pubblica e a vietare sperimentazione e installazione di apparecchiature 5G e ad assicurare la salute pubblica e l'incolumità dei cittadini, in linea con il principio comunitario di precauzione, al fine di fronteggiare la minaccia di danni gravi ed irreversibili per tutti i cittadini, adulti e bambini».