Attivato un tirocinio nell'asilo nido comunale per persone con disturbo autistico

Un'importante iniziativa a sostegno dell'inclusione sociale è stata avviata all'interno dell'asilo nido comunale di Bisceglie, dove è stato attivato un tirocinio formativo retribuito, del valore di 900 euro mensili. Il progetto, promosso dalla Cooperativa sociale Prometeo, si inserisce nel programma "Insieme si può", finanziato dall'Ambito Territoriale Trani-Bisceglie attraverso le risorse del Fondo per l'Inclusione Sociale delle Persone con Disabilità (DPCM 29/07/2022 - Del. G.R. n.1918/2022 - A.D. n. 192/1059/2023 della Regione Puglia).

Il tirocinio è rivolto a persone con disturbo dello spettro autistico e rappresenta una concreta opportunità di crescita personale e professionale, valorizzando le potenzialità individuali in un contesto educativo e accogliente.

Fondamentale per la realizzazione del progetto è stato il ruolo propositivo e autorizzativo del Comune di Bisceglie, che ha messo a disposizione la struttura dell'asilo nido comunale come sede operativa del tirocinio. In particolare, va sottolineato il convinto sostegno dell'Assessore delle Politiche Sociali, Roberta Rigante, che ha creduto sin dall'inizio nell'efficacia dell'iniziativa, favorendone l'attivazione e garantendo piena collaborazione istituzionale. Il suo impegno dimostra come la sinergia tra amministrazione pubblica e terzo settore possa tradursi in interventi inclusivi, utili e sostenibili.
Elemento distintivo del progetto è l'approccio innovativo adottato dalla Cooperativa Prometeo, che non si limita alla promozione dei tirocini, ma interviene direttamente anche nella fase di formazione personalizzata. Il tirocinante ha infatti seguito uno specifico percorso preparatorio completo, comprendente:

• un corso sulla sicurezza sul lavoro;
• un modulo sull'HACCP, indispensabile per le attività in ambito ristorazione;
• una formazione mirata al ruolo dell'addetto mensa, funzione che svolgerà nell'ambito del servizio dell'asilo.

L'esperienza avviata a Bisceglie si propone come modello virtuoso di inclusione, replicabile anche in altri contesti territoriali. L'integrazione tra enti pubblici e realtà del terzo settore, unita al sostegno convinto delle istituzioni locali, dimostra come l'inclusione possa essere realizzata attraverso interventi concreti e strutturati, capaci di offrire reali opportunità alle persone con disabilità e di generare valore per tutta la comunità.