Bambini, anziani e disabili: i chiarimenti sulla possibilità di fare passeggiate

Circolare del ministero degli interni diretta alle Prefetture

martedì 31 marzo 2020 20.45
«È da intendersi consentito, a un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all'aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta, inoltre, nell'ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute». Questo un passaggio dei chiarimenti contenuti nella circolare inviata dal ministero degli interni alle Prefetture - e pubblicata sul sito del Viminale - in merito alle possibilità di passeggiate da parte di bambini al di fuori delle abitazioni.

«Potranno essere consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l'assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazioni di necessità o di salute» è aggiunto nella comunicazione.

Passeggiate ammesse, a differenza delle attività sportive. Non cambia niente per gli adulti ai quali resta sempre consentito fare jogging da soli nei pressi di casa o anche una semplice camminata. Insomma, correre o camminare sono da intendersi entrambi come "attività motoria" consentita. L'obiettivo è scongiurare che, con l'approssimarsi delle belle giornate e dopo tanti giorni costretti in casa, decine di migliaia di genitori con bambini possano riversarsi per strada.