Bicomix 2025: i collettivi della Self Island - LE INTERVISTE

Tra i vincitori del contest con la Revue e le autoproduzioni, moltissimi i collettivi di artisti che hanno popolato il porto turistico

martedì 26 agosto 2025 15.02
A cura di Serena De Musso
Durante i due giorni del BiComix, moltissimi gli artisti che assieme alle loro opere hanno popolato la città. Tra questi, una delle categorie più varie proprio quella della Self Island, vale a dire l'area dedicata ai collettivi autoprodotti. Spesso l'autoproduzione pone le sue basi nella volontà di essere indipendenti, tuttavia molte le difficoltà che si possono incontrare lungo il percorso, a partire da quelle legate agli aspetti economici e logistici delle diverse pubblicazioni.

Se spesso sono diverse le fasce d'età di appartenenza, così come le città di provenienza, ad accomunare i diversi gruppi l'insaziabile audacia e curiosità di sperimentare ed organizzarsi reinventando continuamente ora le storie e ora i disegni, delineando un sentiero quanto più unico nel suo genere. E così è possibile passare dallo stile horror realistico di GiaTra Comics, al sogno metafisico di Anquilla Comics, passando attraverso le avventure dei giovani protagonisti delle storie di DPS Comics. Autoprodursi vuol dire essere liberi per molti dei collettivi intervistati: ed ecco che Acid Free con il suo "Kinkaglierie" propone un viaggio in quelli che sono i kink e le attrazioni sessuali inusuali, riguardo cui spesso ci si autozittisce nel timore di fare troppo chiasso in una società piena di ipocriti tabù.

Ma spazio anche alla benedetta noia, creatrice di creatività ed arte, tramite la quale tra i collettivi della Self Island è approdato proprio quest'anno il collettivo che non per caso si chiama "Uffa", una noia innovatrice e stimolante che non tedia ma addolcisce con i suoi colori ricchi di sfumature, come i colori del fumetto 3D di Wabbit Hunting Season.

Pluralità, divertimento, leggerezza, ma anche critica sociale nei fumetti della Self Area: che sia forse proprio questo l'elemento distintivo delle autoproduzioni?

Nota della stampa: le interviste, così come le fotografie dell'evento, sono state realizzate in un contesto prevalentemente femminile, di persone socializzate come donne impegnate nel campo della comunicazione e mass media a cui era affidato il compito di documentare l'intera rassegna. Ancora troppo poche sono a livello locale le donne impegnate in questo ambito. Con l'auspicio di una continua apertura da parte del settore in questo senso, un grande grazie allo staff del BiComix per aver fatto la differenza anche in questo.