Chirurgia mininvasiva nell'Asl Bt, ecco il robot da Vinci
Noleggio per 5 anni al prezzo di oltre nove milioni di euro. Delle Donne: «I costi saranno abbondantemente equilibrati dai benefici»
mercoledì 30 dicembre 2020
13.00
Sarà presto incluse fra le dotazioni per il blocco operatorio del nosocomio "Bonomo" di Andria e a disposizione, naturalmente, dell'intera utenza biscegliese e dell'Asl Bt. L'azienda sanitaria ha definito le procedure per il noleggio di un robot "da Vinci" Xi IS4000 dual console, il sistema robotico più moderno e tecnologicamente avanzato sul mercato.
«La nostra attività chirurgica e urologica si arricchisce dell'ultima e più evoluta versione del robot, il modell Xi - ha detto Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt – e di questo siamo molto soddisfatti. Abbiamo molto puntato sul potenziamento dell'attività chirurgica con professionisti di altissimo livello e la possibilità che oggi offriamo di poter usare questo importante strumento va nella direzione di far crescere sempre di più l'attività chirurgica e urologica».
Il robot da Vinci Xi è lo strumento idelale per la chirurgia ad alta complessità e permette una libertà di movimento estrema. Queste caratteristiche lo rendono adatto per gli interventi in ambito urologico, ginecologico e di chirurgia generale complessa, massimizzando gli accessi anatomici e garantendo una visione 3D-HD.
Il chirurgo, fisicamente lontano dal campo operatorio e seduto a una postazione dotata di monitor e comandi, muove i bracci del robot, collegati agli strumenti endoscopici, che vengono introdotti attraverso piccole incisioni. Il campo operatorio è proiettato tridimensionalmente, con immagini ferme e ad altissima risoluzione.
Il robot è formato da tre componenti principali:
«Abbiamo fatto una attenta valutazione economica e siamo certi che i costi saranno abbondantemente equilibrati dai benefici sia economici che in termini di salute dei nostri pazienti» ha sottolineato Delle Donne.
Il robot, già disponibile, sarà posizionato nella prima sala chirurgica dell'ospedale "Bonomo" di Andria che sarà resa multimediale con due grandi monitor touch screen e pannelli perimetrali restroilluminati. L'avvio delle attività chirurgiche sarà naturalmente preceduto da una attenta attività di formazione delle equipe di chirurgia generale, diretta dal dottor Enrico Restini, e di urologia diretta dal professor Luigi Cormio.
«La nostra attività chirurgica e urologica si arricchisce dell'ultima e più evoluta versione del robot, il modell Xi - ha detto Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt – e di questo siamo molto soddisfatti. Abbiamo molto puntato sul potenziamento dell'attività chirurgica con professionisti di altissimo livello e la possibilità che oggi offriamo di poter usare questo importante strumento va nella direzione di far crescere sempre di più l'attività chirurgica e urologica».
Il robot da Vinci Xi è lo strumento idelale per la chirurgia ad alta complessità e permette una libertà di movimento estrema. Queste caratteristiche lo rendono adatto per gli interventi in ambito urologico, ginecologico e di chirurgia generale complessa, massimizzando gli accessi anatomici e garantendo una visione 3D-HD.
Il chirurgo, fisicamente lontano dal campo operatorio e seduto a una postazione dotata di monitor e comandi, muove i bracci del robot, collegati agli strumenti endoscopici, che vengono introdotti attraverso piccole incisioni. Il campo operatorio è proiettato tridimensionalmente, con immagini ferme e ad altissima risoluzione.
Il robot è formato da tre componenti principali:
- console chirurgica: è posizionata esternamente al campo sterile. Attraverso la console il chirurgo opera per mezzo di due manipolatori (simili a joystick) e di pedali che guidano la strumentazione, e osserva il campo operatorio tramite il monitor dell'endoscopio 3D.
- carrello paziente: sostiene le braccia del robot, che materialmente eseguono l'operazione. Sui bracci dei robot sono installati gli strumenti Endowrist, dotati di un polso in grado di compiere una rotazione di quasi 360°. Gli strumenti sono progettati con sette gradi di movimento, un raggio di gran lunga superiore rispetto a quello del polso umano.
- carrello visione: contiene l'unità centrale di elaborazione e un sistema video ad alta definizione (Full HD). Il campo operatorio viene catturato dall'endoscopio e ritrasmesso alla testa della videocamera stereo ad alta definizione. Il sistema di visione consente di ingrandire l'area chirurgica di 6-10 volte.
«Abbiamo fatto una attenta valutazione economica e siamo certi che i costi saranno abbondantemente equilibrati dai benefici sia economici che in termini di salute dei nostri pazienti» ha sottolineato Delle Donne.
Il robot, già disponibile, sarà posizionato nella prima sala chirurgica dell'ospedale "Bonomo" di Andria che sarà resa multimediale con due grandi monitor touch screen e pannelli perimetrali restroilluminati. L'avvio delle attività chirurgiche sarà naturalmente preceduto da una attenta attività di formazione delle equipe di chirurgia generale, diretta dal dottor Enrico Restini, e di urologia diretta dal professor Luigi Cormio.