Con gli Eurosprechi di Roberto Ippolito partita la stagione degli incontri nella libreria delle Vecchie Segherie Mastrototaro

La rassegna, curata dal bookstore Mondadori e dal Presidio del Libro di Bisceglie, proseguirà tra aperitivi e firmalibri per tutta l'estate

martedì 11 luglio 2017
A cura di Serena Ferrara
Ci sono le due costose autostrade tedesche spacciate per urgenti ma, una volta realizzate, utilizzate da pochissimi. Ci sono i pascoli inesistenti della Spagna che ricevono lauti contributi per il mantenimento, i tanti "aiuti" che l'Europa concede senza controllare e c'è il tonno del Mozambico che compra a sei volte il prezzo negoziato. Poi c'è la mai risolta questione del Parlamento Europeo, che è l'unico parlamento al mondo con tre sedi, di cui una a Strasburgo usata solo per 48 giorni all'anno. Solo gli errori che la Corte dei Conti europea calcola ogni anno incidono per 6,3 miliardi di euro su un bilancio complessivo di 142,5 miliardi dell'UE.
I soldi che l'Unione Europea spreca a nostra insaputa sono talmente tanti (svariati miliardi all'anno), da costringere il giornalista e scrittore Roberto Ippolito, europeista convinto, a dire che non solo la Brexit ha ampie giustificazioni, ma che: «L'Unione, creata per assicurare una vita migliore ai suoi cittadini, sta buttando via con i soldi se stessa».
L'autore del "faticoso e doloroso" Eurosprechi, il saggio d'inchiesta destinato a diventare besteller come i precedenti "Ignoranti" e "Evasori" ed "Abusivi" di Ippolito, ha inaugurato la prima rassegna di incontri mattutini e aperitivi con l'autore del bookstore Mondadori di Bisceglie .

La rassegna, a cura di Presidio del Libro e libreria "Vecchie segherie... e altre storie", è stata pensata come un format estivo, per dare subito una identità precisa al nuovo contenitore culturale di via Porto. Proseguirà con incontri brevi e firmalibri tra le mura medioevali delle Vecchie Segherie Mastrototaro, nuovo tempio della lettura destinato ad accogliere, oltre ai lettori, piccoli e grandi autori del panorama nazionale ed internazionale.

Anche Ippolito l'ha apprezzata ed elogiata a più riprese, trovandola curiosa e intelligente, nonostante per l'avvio delle attività fosse stato scelto un giorno insolito: il lunedì mattina.
«Chi scrive, chi ama i libri, chi li promuove e chi li vende vivono una grande stagione di stenti. Lo dimostrano la recentissima chiusura della storica libreria spagnola a Roma, l'addio alla Mondadori di Palermo e all'antica libreria Muratori di Modena. Aprire una libreria in questo momento rappresenta perciò una sfida molto coraggiosa. Farlo come è stato fatto nelle Vecchie Segherie, che si distinguono per il gusto degli allestimenti e per la capacità di mettere insieme tutti gli aspetti della cultura, è un impegno ancora più importante. Questo posto, però, nasce già con una marcia in più: si capisce che è un luogo progettato per stare insieme, per coinvolgere. E poiché il mondo delle librerie oggi è soltanto di chi ogni giorno sa organizzare eventi e darsi da fare, questa libreria è un dono che avrà vita lunga ed autorevole».