Conferita la cittadinanza onoraria biscegliese a Patrick Zaki
La soddisfazione di Amnesty International
martedì 27 aprile 2021
10.00
Tutti favorevoli. Il consiglio comunale di Bisceglie, durante i lavori della riunione di lunedì 26 aprile, ha concesso la cittadinanza onoraria biscegliese allo studente egiziano Patrick George Zaki, detenuto da tempo in Egitto senza alcuna valida ragione.
«Salutiamo con entusiasmo questa risoluzione, lieti di sapere che il Comune di Bisceglie si sia schierato dalla parte dei diritti umani» è il commento a caldo degli attivisti del Gruppo Giovani 063 Amnesty International di Bisceglie.
«Patrick è un concittadino, un collega, un amico attivista, sin da quando abbiamo iniziato ad occuparci del suo caso, l'8 febbraio 2020, oltre un anno fa. Ci sembra di conoscerlo da sempre. Patrick Zaki è un prigioniero di coscienza, imprigionato solo ed esclusivamente per il suo attivismo in favore dei diritti umani» hanno sottolineato.
«Patrick non è che uno studente in Erasmus presso l'Università "Alma Mater" di Bologna. Patrick è bloccato da più di un anno nel carcere di massima sicurezza di Tora, accusato dal governo del proprio Paese di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo. Attualmente è in stato di detenzione preventiva, sottoposto ad una vera e propria tortura psicologica a causa dei numerosi rinvii dei processi, rinnovi della detenzione di 45 giorni in 45 giorni.
Non permetteremo al regime repressivo di Al-Sisidi spegnere la voce di Patrick e di tutti gli altri attivisti, blogger, giornalisti che ogni giorno in Egitto perdono la propria libertà solo per aver esercitato il loro diritto alla libera espressione! La nostra lotta per vedere Patrick Zaki di nuovo tra i banchi dell'Alma Mater non si ferma. Ogni ingiustizia ci riguarda».
«Salutiamo con entusiasmo questa risoluzione, lieti di sapere che il Comune di Bisceglie si sia schierato dalla parte dei diritti umani» è il commento a caldo degli attivisti del Gruppo Giovani 063 Amnesty International di Bisceglie.
«Patrick è un concittadino, un collega, un amico attivista, sin da quando abbiamo iniziato ad occuparci del suo caso, l'8 febbraio 2020, oltre un anno fa. Ci sembra di conoscerlo da sempre. Patrick Zaki è un prigioniero di coscienza, imprigionato solo ed esclusivamente per il suo attivismo in favore dei diritti umani» hanno sottolineato.
«Patrick non è che uno studente in Erasmus presso l'Università "Alma Mater" di Bologna. Patrick è bloccato da più di un anno nel carcere di massima sicurezza di Tora, accusato dal governo del proprio Paese di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo. Attualmente è in stato di detenzione preventiva, sottoposto ad una vera e propria tortura psicologica a causa dei numerosi rinvii dei processi, rinnovi della detenzione di 45 giorni in 45 giorni.
Non permetteremo al regime repressivo di Al-Sisidi spegnere la voce di Patrick e di tutti gli altri attivisti, blogger, giornalisti che ogni giorno in Egitto perdono la propria libertà solo per aver esercitato il loro diritto alla libera espressione! La nostra lotta per vedere Patrick Zaki di nuovo tra i banchi dell'Alma Mater non si ferma. Ogni ingiustizia ci riguarda».