Consiglio comunale sciolto, la maggioranza: «È la conferma della perfetta legittimità degli atti compiuti»

«Le uniche limitazioni riguarderanno il vicesindaco Fata, che non potrà far parte della massima assise»

mercoledì 8 novembre 2017 17.21
A cura di Vito Troilo
Tutto secondo copione: per la maggioranza, il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Bisceglie firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, non è altro che un atto dovuto susseguente alla dichiarazione di decadenza di Francesco Spina dalla carica di sindaco. Non che fosse sfuggita, soprattutto agli addetti ai lavori, l'obbligatorietà del passaggio istituzionale.

«Si è completata in questi giorni la procedura di decadenza del sindaco Francesco Spina prevista dal Testo unico degli enti locali.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, infatti, lo scorso 25 ottobre ha provveduto a comunicare lo scioglimento dell'assise per l'avvenuta decadenza di Francesco Spina chiudendo di fatto l'iter avviato.
Con la firma del Capo dello Stato viene pertanto acclarata la perfetta legittimità della procedura amministrativa adottata dal comune di Bisceglie per la decadenza del sindaco»
è riportato nella nota da Palazzo San Domenico.

«Si tratta di un mero atto formale che non avrà alcuna ripercussione sull'attuale assetto amministrativo: il consiglio comunale resta in carica (non solo per l'ordinaria amministrazione, ma con i suoi pieni poteri), così come resta al suo posto l'attuale compagine amministrativa.

Le uniche limitazioni riguardano il vicesindaco Vittorio Fata, che non può far parte dell'assise comunale (cosa peraltro già nei fatti dall'inizio della consigliatura) e che non potrà né nominare un suo vice, né aumentare la composizione della sua giunta comunale (al limite si potrà sostituire un assessore con un altro, senza modificare il numero complessivo)».