Piano ospedaliero, D'Alberto: «Si classifichi Bisceglie ospedale di primo livello»

Il segretario della Cgil: «Bat sotto la media regionale dei posti letto in rapporto agli abitanti»

mercoledì 5 agosto 2020
Il segretario generale della Cgil Biagio D'Alberto è intervenuto in merito al piano ospedaliero, presentato nei giorni scorsi a Bari dai vertici della Puglia, che ha portato l'Asl Bt ad avere in totale 56 posti di terapia intensiva e 27 di semi-intensiva: «Durante l'emergenza Coronavirus è emersa la necessità di rafforzare la rete ospedaliera, potenziando le discipline già individuate nel programma regionale. L'obiettivo finale sarebbe quello di portare la dotazione dei posti letto pubblici e privati accreditati regionali vicini all'indicatore contenuto nel decreto ministeriale (ovvero 3,7 posti letto per 1000 abitanti, comprensivi di 0,7 per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie)» ha spiegato.

«Bisogna prendere in considerazione nella ridiscussione autunnale la proiezione della nuova struttura di Andria come dipartimento di emergenza e accettazione di secondo livello e la classificazione del "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie come ospedale di primo livello. Settembre diventa anche il momento nel quale incrociare la discussione sulla rete sanitaria, con lo sviluppo della medicina territoriale, ragionamento che abbiamo già avviato con l'Asl Bt, quando ci siamo incontrati con i vertici dell'azienda nell'ambito della cabina di regia su liste d'attesa e riorganizzazione» ha sottolineato il segretario.

«L'attuale media pugliese di posti letto è vicina al 3%, mentre la Bat rimane la cenerentola con una percentuale vicina al 2%. Ora viene rovesciata la filosofia imperante di questi anni che ha ragionato sempre sul ridimensionamento della rete ospedaliera, non solo per ragioni strettamente economiche. Considerato che la ripartizione dei nuovi 1255 posti letto, all'interno delle Asl pugliesi, avverrà presumibilmente dopo le elezioni, qualsiasi scelta deve tenere in debita considerazione la condizione di partenza di singola Asl rispetto ai criteri di distribuzione dei posti letto aggiuntivi. Essendo la nostra Provincia la più penalizzata, dovrebbe beneficiare della percentuale maggiore: è il momento giusto per pareggiare i conti» ha aggiunto e concluso D'Alberto.