Estorsione continuata, arrestato 35 enne biscegliese

Il soggetto avrebbe minacciato la vittima con una pistola

sabato 6 novembre 2021 10.25
I militari della Tenenza Carabinieri di Bisceglie, a conclusione di una serrata attività investigativa, hanno tratto in arresto un 35enne con l'accusa di estorsione continuata ai danni di un imprenditore biscegliese.

Tutto è partito dalle minacce nei confronti della vittima, che ha deciso di raccontare tutto ai militari dell'Arma e sporgere denuncia. È emerso un modus operandi particolarmente efferato: il soggetto, conosciuto dal titolare dell'impresa, sarebbe entrato all'interno dell'azienda e avrebbe estratto una pistola, puntandola in direzione del malcapitato, intimandogli di consegnare la somma di 500 euro se avesse voluto evitare problema. La consegna del denaro si sarebbe dovuta effettuare qualche giorno più tardi.

Immediate le indagini dei Carabinieri, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, attraverso mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento in virtù dei quali è stata documentata visivamente la cessione di una busta, nel pomeriggio del 29 ottobre scorso, da parte di una collaboratrice dell'imprenditore, pedinandola fino al luogo dell'appuntamento in una stazione di servizio sulla strada statale 16 bis. Le immagini hanno consentito di rilevare il passaggio della busta dalle mani della donna a quelle dell'uomo.

Intervenuti prontamente per bloccare l'autore del reato, i Carabinieri hanno rinvenuto la busta con all'interno 500 euro in banconote da 50 all'interno dell'autovettura condotta dal 35enne, provvedendo contestualmente a perquisire il mezzo e il soggetto al fine di reperire eventuali armi da fuoco.

I successivi accertamenti, di concerto con la competente Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, hanno permesso di rilevare la sussistenza dei presupposti del metodo mafioso nella condotta estorsiva dell'autore del reato, il quale, al termine delle formalità di rito e su disposizione del magistrato di turno, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Trani, in attesa della convalida da parte del Giudice per le indagini preliminari in sede distrettuale.