Ex Cdp: cambiano gli accessi, cittadini nel caos

Muri, cancelli e divieti di accesso mandano in tilt gli utenti

venerdì 1 dicembre 2017 13.06
A cura di Serena Ferrara

Ci hanno scritto in tanti, perché dei nuovi accessi all'Opera don Uva non hanno capito molto.
La direzione aveva comunicato, già dagli inizi di novembre che, al fine di ottimizzare i flussi di auto e l'uso dei parcheggi, sarebbero stati aperti due nuovi varchi e modificati tutti gli accessi.
Ma ai cittadini, che accedono alle strutture occasionalmente o periodicamente, non sono chiare diverse circostanze. Non è chiaro il perché di nuovi muri, di cancelli aggiuntivi, di nuovi sensi unici al posto dei doppi sensi e di divieti di accesso posti in entrambi i sensi di circolazione.

«Si può ormai accedere all'Hospice solo da vico Francesco Veneziani, eppure molti di noi raggiungono la struttura da fuori città e la fermata dei mezzi pubblici è su via Bovio» - spiega il parente di un utente.
«Non frequento l'Opera don Uva per lavoro o per motivi di salute – commenta un altro utente – ma perché utilizzo i servizi di lavanderia. La struttura è posta al centro della cittadella, tra una strada con divieti da entrambi i sensi di marcia e una strada a senso unico di circolazione. Accedervi è diventato scomodissimo».

Gli utenti lamentano anche troppi controlli ai varchi: «Se la struttura diventa di difficile accesso, se ne disincentiva l'utilizzo. I controlli sono doverosi, ma alla nuova amministrazione chiediamo più elasticità e una gestione della circolazione interna meno macchinosa».
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