Gianni Miraglia, il creativo con la penna in mano, ospite di ArciAutori

Molto curioso il terzo appuntamento della rassegna letteraria a cura dell'Arci Open Source

domenica 13 agosto 2017
A cura di Francesca Di Ceglie
È stato un autore sui generis, molto sopra le righe, il protagonista del terzo appuntamento di ArciAutori - I venerdì da sfogliare, la rassegna letteraria organizzata dall'ARCI Open Source.
Gianni Miraglia, eclettico "cavalcatore di stereotipi", ha conversato presso il Mondadori bookstore Vecchie Segherie e altre storie col pubblico dei suoi libri , - Six Pack, Muori Milano, muori! 100.000 espadrilles di ghiaccio e Ritornello al futuro - della città in cui vive e lavora, e delle ragioni che lo hanno spinto a scrivere dopo aver perso il lavoro da pubblicitario.

In Six Pack, (in inglese, addominali) il protagonista vive a Milano.
Trasferitosi nella metropoli per cercare fortuna, dopo 10 anni disilluso e in conflitto con se stesso realizza che nonostante le grandi speranze iniziali non è riuscito a fare il botto.
Si iscrive in palestra credendo di poter ritrovare la felicità uniformandosi ai "macho" meneghini che discutono d'affari alle 6 di mattina e come Sansone, che dai capelli trae incredibile forza, cura meticolosamente la sua tartaruga.
Miraglia rifiuta l'idea che l'artista debba per forza essere "messaggero sociale" e sostiene che la sconfitta, il limite e i difetti, siano una argomento assai più interessante perché indagano negli angoli bui dell'animo umano.

Prossimo appuntamento, l'8 settembre, con Carlo Sperduti, blogger, librario e autore di "Lo sturangoscia", "Un tebbirile Intanchesimo e altri racconti", "Caterina fu gettata", "Valentina controvento", "Le cose inutili", "Ti mettono in una scatola", "Sottrazione".