Intossicazioni per tonno sofisticato: 18 misure cautelari tra Bisceglie e Avellino

I prodotti decongelati e adulterati con sostanze non consentite hanno provocato l'intossicazione di una decina di persone

martedì 4 luglio 2023 12.44
Questa mattina, i Carabinieri NAS di Bari, con il supporto dei Comandi Provinciali dei Carabinieri, hanno eseguito diciotto misure cautelari, di cui undici arresti (5 in carcere e 6 ai domiciliari), a seguito di un'indagine sulla qualità dei prodotti ittici. Le misure cautelari coinvolgono imprenditori e dipendenti di aziende ittiche di Bisceglie, una società di consulenza sulla sicurezza alimentare e un laboratorio privato ad Avellino, responsabili di associazione per delinquere finalizzata, adulterazione di sostanze alimentari, frode commerciale e falsità ideologica. Durante l'operazione, sono stati anche sequestrati oltre 5 milioni di euro provenienti dalle attività fraudolente, nonché le due aziende ittiche e i relativi beni aziendali.

L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, è stata avviata a giugno 2021 a seguito di un caso di intossicazione alimentare che ha coinvolto diverse persone in varie province del Paese. Tra i casi, vi è stata l'ospitalizzazione di un'intera famiglia di Pezze di Greco di Fasano, in provincia di Brindisi, dopo aver consumato tonno a pinna gialla.

Le indagini dei Carabinieri hanno rivelato che il prodotto, prima di essere messo in commercio, veniva decongelato e adulterato con sostanze non consentite, come nitriti e nitrati, al fine di migliorarne l'aspetto e il colore, ma rendendolo pericoloso per la salute dei consumatori. Gli indagati avrebbero nascosto sistematicamente i risultati sfavorevoli delle analisi condotte sui prodotti ittici e falsificato i certificati redatti da altri laboratori accreditati per nascondere la presenza di nitriti e nitrati, oltre a ridurre i valori di ascorbati. Questo ha ingannato il Servizio Veterinario della ASL BT e ha portato alla revoca di un'azione di verifica nei confronti dell'azienda, dopo una procedura di allerta comunitaria attivata dalla Slovenia a causa di elevati livelli di tali sostanze in alcuni campioni di tonno.

Inoltre, l'indagine ha rivelato che gli indagati hanno commercializzato grandi quantità di salmone congelato, presentandolo come fresco, e di preparazioni a base di pesce realizzate utilizzando prodotti ittici scaduti. In un caso, è stata anche scoperta una partita di tonno alterato e pericoloso per la salute, a causa dell'elevato contenuto di istamina, un composto azotato presente nell'organismo che può causare gravi reazioni allergiche se ingerito in grandi quantità.