Legambiente Bisceglie: «Abbattimento scellerato di molti alberi»

«Invece che tagliarli, si potrebbero potare i pali della luce»

sabato 10 agosto 2019
In merito all'abbattimento di alcuni pini in piazza Vittorio Emanuele II, Legambiente Bisceglie ha voluto esprimersi attraverso una nota: «In questi giorni a Bisceglie stiamo assistendo allo scellerato abbattimento di molti alberi maestosi che abbellivano alcune strade della città. Un po' crediamo sia frutto della "sindrome della caduta di rami" che recentemente ha colpito l'amministrazione comunale in seguito alla tragedia sfiorata in villa comunale. Le motivazioni più o meno ufficiali e quelle che si leggono sui social, a volte sfiorano il ridicolo, altre sarebbero in qualche modo logiche ma che francamente non ci sentiamo di condividere».

«Sia ben chiaro che una potatura di emergenza, dovuta ad una circostanza contingente, non si discute, qui però si parla di numerosi abbattimenti e la questione assume aspetto diverso. Non condivido le motivazioni della sicurezza della strada, in quanto le chiome occultavano l'illuminazione stradale e i passanti potevano subire aggressioni, delle radici espiste impedivano la corretta circolazione dei veicoli, del pericolo dei rami che cadessero a causa dell'eccessivo peso dovuto all'espansione della vegetazione. Vorremmo suggerire con assoluta modestia che non è mai colpa dell'albero! È piuttosto colpa di una mancata manutenzione o di una plantumazione che, come spesso accade non considera che l'albero, sviluppandosi, necessita di una superficie alla base, grande quanto la chioma sviluppata» ha rimarcato l'associazione ambientalistica.

«Durante il corso di vita di un albero, gli interventi vanno fatti nei tempi e nei modi giusti, agendo sull'intera pianta. In questo modo ne si limita la crescita in modo che non ne sia necessario il taglio. Quindi evitare la potatura a opera di gente prestata alla causa, farla nelle stagioni indicate (e non ad esempio in periodo elettorale, come capitato a Bisceglie spessissimo), è più in generale operare per il bene della pianta perché, oltre ad abbellire, fornisca il necessario apporto di ossigeno. Quanto poi all'illuminazione: invece che tagliare gli alberi, si potrebbe potare... i pali della luce! Si potrebbe cioè prevedere l'installazione di luci più basse» ha aggiunto il presidente di Legambiente Alessandro Di Gregorio.

«Quanto alla giustificazione della sicurezza: qualcuno dimentica che in città c'è un limite stradale e, se si osservasse, l'affiorare delle radici non costituirebbe grande problema o non lo sarebbe più delle numerosissime buche e dello stato del manto stradale che si, a volte crea problemi di viabilità. Visto che non possiamo fermare questo scempio in quanto è l'amministrazione comunale a decidere le sorti del verde pubblico, ci permettiamo di ricordare a sindaco e maggioranza, compresi coloro che si autodefiniscono ambientalisti, che militano sempre più silenti tra i banchi dell'assise comunale che esiste una legge, la n° 10 del 14 gennaio 2013 che stabilisce la plantumazione di un albero per ogni nato».

«Sicuramente il sindaco conosce a menadito la legge 10 e certo meglio di noi ma abbiamo voluto ricordarglielo: recentemente, preso dai mille problemi quotidiani, tende a dimenticare alcune cose e a vederne altre che non esistono. Come il tentativo di far cadere la responsabilità della mancata potatura di emergenza dell'albero caduto in piazza ad "alcune associazioni ambientaliste" e la promessa di fare chiarezza sulle vere responsabilità di quell'accaduto (i cittadini aspettano). Milan Kundera diceva che la memoria è l'unica arma contro l'oblìo e a noi i ricordi non mancano. Non è mai colpa dell'albero» ha concluso Legambiente Bisceglie.