Minorenne arrestato per tentata estorsione

Avrebbe minacciato un altro giovane con una pistola

giovedì 24 novembre 2022 10.20
Nei giorni scorsi i militari della Tenenza Carabinieri di Bisceglie - a conclusione di rapida attività investigativa - hanno tratto in arresto un 16enne di nazionalità tunisina residente in città, per tentata estorsione continuata ai danni di un ragazzo appena maggiorenne.

Tutto è partito dalle minacce - anche di morte - rivolte nei confronti della vittima per una questione legata all'acquisto di un certo quantitativo di stupefacente che l'arrestato avrebbe dovuto recapitare al giovane, il quale ha deciso di denunciare i fatti recandosi nella Tenenza dei Carabinieri.

Gli uomini dell'Arma, acquisita la denuncia e appreso che lo stesso avrebbe dovuto incontrarsi nel pomeriggio con il suo aguzzino per consegnare la somma di denaro richiesta - che dagli iniziali 50 euro era cresciuto fino a raggiungere i 1500 euro - hanno predisposto un servizio di osservazione e controllo al fine di documentare tutte le fasi del grave reato, pronti ad intervenire. Il 16enne tunisino, in effetti, si è presentato all'appuntamento concordato a bordo di autovettura e in compagnia di altri due soggetti. L'individuo, allo scopo di intimorire ulteriormente la vittima, ha impugnato una pistola giocattolo priva di tappo rosso esplodendo un colpo in aria.

I Carabinieri, appostati poco distanti, sono intervenuti tempestivamente riuscendo a bloccare i tre soggetti. Condotti in Tenenza per gli adempimenti di rito, il minorenne tunisino è stato tratto in arresto e condotto, su disposizione del pubblico ministero di turno della competente Procura della Repubblica per i minorenni, all'istituto penale "FornellI" di Bari. L'arresto effettuato dai Carabinieri è stato successivamente convalidato dal giudice: il 16enne dovrà rispondere, oltre che di tentata estorsione, anche di porto in luogo pubblico di arma giocattolo priva di tappo rosso e di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli indagati non sono considerati colpevoli fino a passaggio in giudicato della sentenza di condanna.