Morto nel rogo di via Copenaghen a Bisceglie, i dettagli delle indagini dei Carabinieri

Gravemente indiziato di omicidio volontario pluriaggravato e incendio doloso un 37enne biscegliese

martedì 10 giugno 2025 11.19
Il GIP del Tribunale di Trani, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica di Trani, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di un 37enne residente a Bisceglie, ritenuto responsabile della morte di Marino Tattoli, avvenuta il 22 maggio scorso.

Il provvedimento cautelare - eseguito stamattina dai Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta Andria Trani - scaturisce dalle indagini coordinate dal Pubblico Ministero e svolte dalla Tenenza di Bisceglie e coadiuvate dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei CC di Barletta Andria Trani

Le risultanze rinvenienti da queste attività hanno consentito di formulare una ricostruzione investigativa, condivisa dal Tribunale: l'uomo, infatti, è gravemente indiziato di omicidio volontario pluriaggravato e incendio doloso, fatti commessi la sera del 22 maggio 2025 all'interno di un autoparco di Bisceglie, dove un incendio appiccato alle 20 ha provocato la morte di un 49enne che dimorava in una roulotte parcheggiata nell'area.

Le fiamme sono state propagate utilizzando materiale infiammabile collocato attorno al mezzo, con presunta premeditazione e profittando dello stato di incapacità della vittima, in quel momento verosimilmente priva di sensi.

L'attività investigativa, avviata nell'immediatezza dell'evento, ha permesso di:
Il provvedimento restrittivo è stato eseguito dai militari dell'Arma presso l'abitazione del destinatario, che è stato immediatamente tradotto nella casa circondariale di Trani.

In relazione all'esecuzione dell'odierno provvedimento cautelare è importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che -all'esecuzione della misura cautelare odierna - seguirà l'interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza -in ordine ai reati contestati- dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti. I dettagli delle indagini, compatibilmente con le esigenze di riservatezza investigativa, sono diffusi nella contestuale conferenza stampa, presieduta dal Procuratore della Repubblica di Trani.