Nuovo consiglio d'amministrazione per la Comunità Oasi 2

Gianpiero Losapio confermato presidente: «Vogliamo guardare più in là, rafforzando la capacità di essere soggetto del terzo settore»

domenica 2 giugno 2019
L'assemblea dei soci della Comunità Oasi2 San Francesco Onlus ha approvato il bilancio di esercizio 2018 e il bilancio di previsione 2019 all'unanimità e eletto il consiglio di amministrazione per il prossimo triennio.

Nel nuovo cda siederanno Gianpietro Losapio, Vincenzo Rutigliani, Ivan Ventura, Saber Mouloud Balckacem e Ilaria Chiapperino. Nel corso dell'assemblea il presidente uscente Losapio è stato confermato alla guida della Comunità. Sarà affiancato da Rutigliani, vicepresidente esecutivo, e Chiapperino, vice con delega alle attività esterne.

Nel corso dell'assemblea, il presidente Losapio ha presentato la relazione sul triennio appena concluso, indicando anche prospettive e linee di indirizzo per il prossimo futuro. Dopo una fase di importanti cambiamenti che hanno caratterizzato gli ultimi tre anni, il consiglio di amministrazione, insieme al coordinamento di direzione, ritiene indispensabile consolidare il processo di crescita intrapreso, capitalizzando le pratiche già realizzate, in particolare nei settori di integrazione, tratta e contrasto allo sfruttamento, rafforzando, in termini di innovazione e modernizzazione, i servizi per le dipendenze. Indispensabile, per le sfide del prossimo triennio, continuare a lavorare ed investire sul concetto di cura, per essere, allo stesso tempo, impresa e comunità di cambiamento. Da ultimo, investire sulla qualità del modello di business.

Oggi, la Comunità Oasi2 San Francesco Onlus conta 55 soci e oltre 100 lavoratori. Il bilancio di esercizio 2018 si è chiuso con poco meno di 4 milioni di euro d'attività.

«Nel triennio appena passato abbiamo imparato a uscire insieme dai problemi, rigenerando la base sociale, sperimentando un modello di leadership ampia e diffusa, consolidando i servizi storici e cercando nuovi spazi di azione» ha affermato Losapio. «Dopo aver consolidato tutti questi aspetti, vogliamo guardare più in là, rafforzando la capacità di essere soggetto del terzo settore, attraverso una sempre migliore definizione dei processi e dell'organizzazione interna» ha concluso.