Otto posti in più di terapia intensiva al "Vittorio Emanuele II"
Presentato il piano di riordino ospedaliero regionale. Tutti individuati a Bisceglie i 27 posti aggiunti di terapia semi-intensiva per la Bat
lunedì 3 agosto 2020
17.00
È stato presentato nei dettagli lunedì 3 agosto, nel corso di una conferenza stampa, il piano ospedaliero della Regione Puglia. La Giunta ha approvato in via definitiva il provvedimento, che lo scorso 23 luglio ha acquisito il parere favorevole della Commissione consiliare competente.
Fra le novità più rilevanti, l'incremento dei posti letto di terapia intensiva, che passeranno dai 304 pre-emergenza a 580. Secondo la suddivisione territoriale contenuta nel piano, le tre strutture della Bat avranno 56 posti: 14 al "Bonomo" di Andria (sei in più rispetto al recente passato), 28 al "Dimiccoli" di Barletta (con un balzo di 22 posti) e 14 al "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie (erano sei prima dell'emergenza epidemiologica).
Sono stati individuati, inoltre, 285 posti letto di terapia semi-intensiva, 27 dei quali nella Bat e tutti distribuiti all'interno del nosocomio biscegliese: 10 andrebbero ricavati dall'unità operativa di malattie infettive, altri dieci da pneumologia, sette dal reparto di medicina, in un'ottica di doppio impiego con trasformazione da area medica a semi-intensiva solo in caso di necessità.
Fra le novità più rilevanti, l'incremento dei posti letto di terapia intensiva, che passeranno dai 304 pre-emergenza a 580. Secondo la suddivisione territoriale contenuta nel piano, le tre strutture della Bat avranno 56 posti: 14 al "Bonomo" di Andria (sei in più rispetto al recente passato), 28 al "Dimiccoli" di Barletta (con un balzo di 22 posti) e 14 al "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie (erano sei prima dell'emergenza epidemiologica).
Sono stati individuati, inoltre, 285 posti letto di terapia semi-intensiva, 27 dei quali nella Bat e tutti distribuiti all'interno del nosocomio biscegliese: 10 andrebbero ricavati dall'unità operativa di malattie infettive, altri dieci da pneumologia, sette dal reparto di medicina, in un'ottica di doppio impiego con trasformazione da area medica a semi-intensiva solo in caso di necessità.