Pendolari, le regioni vogliono prolungare la validità dell'abbonamento

Una proposta inviata al governo

lunedì 13 aprile 2020 11.53
È questione di dibattito la situazione dei pendolari che, a causa dell'emergenza sanitaria Coronavirus, non hanno più usufruito dell'abbonamento per i mezzi di trasporto come treni e autobus dall'inizio del mese di marzo. Dopo che un gruppo di studenti pugliesi (Federico Gaudelli, Roberto Facchino, Blerim Xheladini di Foggia; Matteo Birtolo, Andrea Di Bari e Michela Guzzo della provincia di Brindisi; Vincenzo Basile di Taranto; Girolamo Matera, Daniele Amatulli e Raffaele Digirolamo dell'area di Bari e Federico Peloso della Bat) aveva trasmesso una proposta di rimborso al presidente Michele Emiliano e alla giunta regionale, la vicenda ha subìto delle novità importanti.

«La regione ha avviato una proficua interlocuzione con le aziende concessionarie del servizio di trasporto pubblico locale e tutti i partecipanti hanno assicurato di voler garantire il prolungamento della validità degli abbonamenti per il periodo non goduto. Del tema, infatti, se ne sta discutendo in conferenza Stato-Regioni, al fine di garantire a tutti gli utenti italiani di recuperare il periodo non utilizzato. E noi ne siamo davvero orgogliosi. Dal dialogo tra le regioni ne è nata una proposta di più ampio respiro, inviata poi al governo e alle competenti commissioni consiliari. Si è previsto un'istituzione di un fondo straordinario per compensare la riduzione dei proventi da traffico e la previsione del prolungamento degli abbonamenti per la parte residua di validità, di cui si potrà usufruire a decorrere dal termine delle misure di limitazione della circolazione delle persone e i cui oneri devono essere coperti con risorse straordinarie appostate dal governo» ha dichiarato lo stesso gruppo di studenti, che è stato aggiornato costantemente dagli assessori del trasporto Giannini e del bilancio Piemontese.

«Siamo davvero contenti di vedere i primi risultati e di veder ripagati i nostri sforzi. In questa fase tutti devono essere tutelati, studenti compresi e non ci fermeremo fin quando non avremo portato a casa il risultato. Vi terremo aggiornati» hanno concluso i proponenti.