Sicurezza nei luoghi di lavoro, incontro tra sindacalisti e Prefetto

Presto la ripresa del tavolo istituzionale permanente

domenica 30 maggio 2021
Si è svolto venerdì 28 maggio, nel Palazzo del Governo a Barletta, un incontro tra il Prefetto Maurizio Valiante e i rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl e Uil sul tema della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il tavolo istituzionale permanente, del quale fanno parte le componenti socio-economiche istituzionali interessate dal fenomeno, tornerà a riunirsi a breve.

Il Prefetto ha assicurato la ripresa dei sistemi di controllo straordinari, già sperimentati attraverso la task force composta da tutti i soggetti istituzionali (Vigili del Fuoco, Asl Spesal, Ispettorato del Lavoro, Inail e Inps) col qualificato supporto delle Forze dell'Ordine e delle Polizie Locali, per una incisiva azione di vigilanza e controllo per la verifica delle condizioni contrattuali, previdenziali, assicurative e di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.

Le organizzazioni sindacali avevano tenuto un presidio in mattinata sotto lo slogan "Fermiamo la strage degli infortuni sui luoghi del lavoro". Il segretario generale della Cgil Bat, Biagio D'Alberto, i referenti della Cisl Tonia Sinisi e Pasquale Fiore e il coordinatore provinciale della Uil Vincenzo Posa hanno presentato la piattaforma di sicurezza unitaria messa a punto a livello nazionale e base della mobilitazione che si è svolta in contemporanea su tutto il territorio nazionale.
«Il patto per la salute e per la sicurezza sul lavoro che deve inserirsi all'interno ed in coerenza di un quadro pluriennale determinato dalla strategia nazionale di prevenzione e protezione, assente da sempre nel nostro Paese ma richiesta insistentemente negli anni dalle organizzazioni sindacali, e che deve definire in maniera chiara gli obiettivi, gli interventi, le misure di tutela da porre in essere in coerenza con la Strategia quinquennale europea, allineandosi al modello comunitario» hanno commentato i rappresentanti dei sindacati.

«Occorre intervenire su tre grandi assi: istituzioni e organismi nazionali, contesti lavorativi e attori della prevenzione. E proprio su quest'ultimo aspetto, nella Bat si registra l'assenza di alcuni uffici pubblici fondamentali come l'ispettorato del lavoro che priva il territorio di un presidio determinante nel contrasto alle irregolarità diffuse» hanno concluso D'Alberto, Sinisi, Fiore e Posa.