Spina: «Una fondazione culturale con partecipazione comunale»

«Non capiterà più che operatori culturali che non si pieghino ai desiderata dei politici vengano "cacciati"»

lunedì 13 febbraio 2023 8.49
«Nascerà presto la prima fondazione culturale con capitali autonomi e autonoma personalità giuridica. Il nome e il logo saranno decisi on line con un concorso di idee». Lo ha affermato Francesco Spina, candidato sindaco della coalizione "Bisceglie rinasce". «Nel 2023, con la nuova amministrazione comunale, se i cittadini lo vorranno anche al primo turno, nascerà una fondazione culturale mista, con partecipazione pubblica e privata. Il Comune di Bisceglie sarà socio fondatore, e si rivolgerà, attraverso opportuna selezione, anche a importanti partners e ad altri soci pubblici e privati, nonché a sponsor che apporteranno ingenti risorse» ha osservato.

«L'esigenza è diventata ormai improcrastinabile , dopo la grave situazione in cui la città è caduta nella gestione dei beni culturali e nella organizzazione di eventi artistici e culturali di rilievo con l'insediamento dell'amministrazione attualmente in carica. I due teatri cittadini chiusi (Garibaldi e don Sturzo), la chiesa di Santa Margherita chiusa, Palazzo Tupputi gestito come una sede privata per iniziative spot, senza un filo conduttore culturale: la cultura a Bisceglie è ormai diventata monopolio di un'unica associazione cittadina, che quotidianamente cerca di accaparrarsi beni regionali e comunali tentando di distrarli dalla naturale e immodificabile destinazione sociale per farne una sede privata» ha aggiunto.

«Sono ormai note le conferenze stampa per far diventare una scuola pubblica (la "Dino Abbascià") e un centro poli-assistenziale (il "Bombini") una sede privata per attività private, cosa che naturalmente non è possibile per legge. Le sponsorizzazioni private degli eventi, fornite per la maggior parte da appaltatori e fornitori comunali, sono andate inevitabilmente ad appannaggio di un'associazione privata, presieduta da un politico, che per legge non soggiace a controlli e alle norme pubbliche sulla trasparenza della gestione delle risorse pubbliche. Ma la cultura non può essere a senso unico; la cultura è ontologicamente plurale» ha sostenuto Spina.

«Per questo la costituenda fondazione si proporrà la finalità di gestire, con le forme snelle ma trasparenti delle fondazioni "miste", le risorse finanziarie reperite in modo trasparente e i beni culturali della città, garantendo omogeneità e autonomia di idee e di programmi, senza la ormai stucchevole sudditanza della cultura e degli operatori culturali ai diktat della politica cittadina e, soprattutto, con la trasparenza tipica delle forme gestionali pubbliche delle notevoli risorse che saranno ad essa devolute» ha evidenziato.

«Non capiterà più che operatori culturali che non si pieghino ai desiderata dei politici locali vengano "cacciati", pur se lodevoli e apprezzati dai cittadini e dal mondo culturale. Nei prossimi giorni verranno elaborate, ascoltando anche i suggerimenti di cittadini e operatori culturali, le modalità organizzative (presidenza, consiglio di amministrazione, direzione artistica, revisori) che garantiranno l'autonomia decisionale e gestionale della prima fondazione culturale a partecipazione pubblica-privata della storia della città di Bisceglie. Si aprirà inoltre un concorso di idee on line per decidere nome e logo della fondazione. Dopo la mortificazione e umiliazione culturale della città operata dall'amministrazione Angarano-Silvestris, la fondazione culturale affidata ai cittadini (con un presidente e un autonomo consiglio di amministrazione) ma comunque con il forte sostegno comunale, sarà il volano della rinascita culturale della città già dal 2023. Con il primo consiglio comunale della nuova amministrazione si porterà nell'ordine del giorno l'approvazione dello statuto» ha concluso Francesco Spina.