Test sierologico su 150 mila individui, c'è anche Bisceglie

Le persone selezionate saranno contattate al telefono dai centri regionali della Croce Rossa Italiana

martedì 26 maggio 2020 16.49
Lunedì 25 maggio ha avuto inizio l'indagine di sieroprevalenza dell'infezione da virus SARS-CoV-2, frutto della sinergia tra ministero della salute e Istat, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, con l'obiettivo di definire un campione di persone che abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo Coronavirus, anche in assenza di sintomi, sul territorio nazionale.

Il test sarà eseguito su un campione di 150mila persone residenti in duemila Comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età. Gli esiti dell'indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l'analisi comparata con altri Paesi europei. Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano. La partecipazione non è obbligatoria. Diversi i comuni della Provincia Bat inclusi: i tre capoluoghi Andria, Barletta e Trani, Bisceglie, Canosa di Puglia, Minervino Murge e Trinitapoli.

Le persone selezionate saranno contattate al telefono dai centri regionali della Croce Rossa Italiana per fissare, in uno dei laboratori selezionati, un appuntamento per il prelievo del sangue. Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile. Al momento del contatto sarà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico.

La Regione comunicherà l'esito dell'esame a ciascun partecipante residente nel territorio. In caso di diagnosi positiva, l'interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o dall'Asl per essere sottoposto a un tampone naso-faringeo che verifichi l'eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell'indagine.

Tutti i soggetti coinvolti riceveranno un numero d'identificazione anonimo per l'acquisizione dell'esito del test. Il legame di questo numero d'identificazione con i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell'indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati.