Torre Calderina, il Gepa denuncia: «Schiuma e acqua putrida»

L'allarme delle guardie ecozoofile per l'area protetta tra Bisceglie e Molfetta

sabato 28 dicembre 2019 10.49
L'oasi naturalistica di Torre Calderina, tra Bisceglie e Molfetta, è ancora una volta oggetto di allarme inquinamento. L'ultima denuncia è delle guardie ecozooofile protezione ambientale di Molfetta, che hanno posto l'attenzione su alcuni scarichi sospetti. Secondo quanto sostenuto dalla Gepa, l'area protetta da vincoli paesaggistici sarebbe caratterizzata dalla presenza di «schiume e melma putrescente» che scorrerebbe a cielo aperto su alcune cascatelle.

«Il problema va avanti da diverso tempo» ha affermato il responsabile delle guardie zoofile Giuseppe Battista. «Nel 2006, e più recentemente nel 2017, anche il Wwf e la Lega per l'abolizione della caccia si sono interessate al problema informando la Procura della Repubblica di Trani. Scriveremo al ministero dell'ambiente» ha aggiunto.

Un'ipotesi riguarderebbe il presunto malfunzionamento del depuratore di Ruvo-Terlizzi che nell'oasi naturalistica di Torre Calderina ha il suo sbocco terminale. Ma quel canale potrebbe anche raccogliere i reflui provenienti da alcuni frantoi della zona, scaricati abusivamente.