Trasporto pazienti disabili a rischio, interviene Sinistra Bisceglie
«La vicenda del servizio di Quarto di Palo richiede alcuni approfondimenti politici e amministrativi»
La vicenda del servizio di trasporto dei pazienti di Bisceglie da e verso la struttura riabilitativa di "Quarto di Palo" di Andria recentemente balzato alla cronaca per il rischio che possa interrompersi a causa del mancata pagamento del compenso sin dal 2016, richiede alcuni approfondimenti politici e amministrativi, necessari a fare e a chiedere le dovute chiarezze, fermo restando l'inviolabile ed imprescindibile garanzia della continuità del servizio. L' art. 46 della Legge regionale n. 4/2010 rubricato "Norme urgenti in materia di sanità e servizi sociali" disciplina i "servizi di trasporto per utenti disabili a fini socio-riabilitativi" prevedendo al comma 2 che "i comuni, associati in ambito territoriale, nei limiti della programmazione finanziaria approvata a valere sulle risorse assegnate per il finanziamento dei piani sociali di zona di cui alla L.R. 19/2006, concorrono alla copertura degli oneri economici derivanti dall'organizzazione ed erogazione del servizio di trasporto, in misura non superiore al 60 per cento del costo medesimo, restando a carico della ASL la quota residua di costo";
- l'art. 4 comma 11 dell'allegato A) della deliberazione di Giunta Regionale Puglia n. 3032 del 28.12.2010, prevede che "in sede di determinazione degli accordi contrattuali tra soggetti pubblici committenti e soggetti privati gestori, i soggetti pubblici definiscono le modalità di erogazione della prestazioni di trasporto sociale e le condizioni di compartecipazione, in applicazione dell'art.46 della l.r. n. 4/2010 e , laddove individuino condizioni di maggiore efficienza nella erogazione da parte del soggetto privato gestore del centro, definiscono il costo aggiuntivo del trasporto rispetto alla retta pro die pro utente del centro, assicurando l'adeguatezza rispetto alle condizioni di sicurezza e di qualità del trasporto stesso in favore degli utenti";
- con Protocollo d'Intesa del 30.06.2011 tra la Regione Puglia – Assessorato alla Sanità e l'ANCI PUGLIA, sono definite all'art. 1 le quote percentuali della
compartecipazione alla spesa a carico di ciascun Ente, prevedendo il 60% a carico dei Comuni e il 40% a carico delle ASL;
- in occasione della Conferenza di Servizi tenutasi il 29.01.2016 presso la Direzione Generale dell'ASL Bat, al fine di assicurare l'obbligo ex art. 46 L. R.
4/2010, veniva assegnato alla "Provincia della natività B.V.M. Ordine SS. Trinità – centro di riabilitazione A. Quarto di Palo e Mons. G. Di Donna", quale
ente erogatore di prestazioni socio-sanitarie, anche il servizio di trasporto degli utenti dal proprio domicilio al centro riabilitativo.
- nella suddetta Conferenza di Servizi il corrispettivo del servizio di trasporto è stato stabilito forfettariamente in € 3.500,00 mensili a decorrere dal 01.01.2017;
- con contratti sottoscritti negli anni 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024, l'ASL Bat confermando le intese raggiunte nella Conferenza di Servizi del 29.01.2016, ha assegnato alla "Provincia della natività B.V.M. Ordine SS. Trinità – centro di riabilitazione A. Quarto di Palo e Mons. G. Di Donna", quale ente erogatore di prestazioni socio-sanitarie, anche il servizio di trasporto degli utenti dal proprio domicilio al centro riabilitativo, mantenendo lo stesso corrispettivo forfettario di € 3.500 mensili.
Nel merito, premesso che il in adempimento dell'obbligo ex art. 46 L. R. 4/2010 e delle intese raggiunte in sede di Conferenza di Servizi, il Comune di Bisceglie, Settore Servizi Sociali avrebbe dovuto impegnarsi ed accollarsi la propria quota di compartecipazione (60%) alla spesa del servizio di trasporto, pari a Euro 21.000 annuali, versandola all'ASL BAT, fino all'espletamento della gara e relativa differente aggiudicazione; Non si comprende perché:
1) il Comune dí Bisceglie abbia ricevuto le fatture di competenza, anziché dall'ASL BAT ma dalla "Provincia della natività B.V.M. Ordine SS. Trinità – centro di riabilitazione A. Quarto di Palo e Mons. G. Di Donna";
2) Quali siano i dettagli del servizio reso (numero degli utenti disabili e periodi interessati);
3) Se nella fatturazione annuale ricevuta dall'ASL di quasi 115mila euro è' incluso anche il 60% della quota mensile di 3.500 euro;
4) Chi ha verificato la congruità delle richieste ed ha eseguito le istruttorie amministrative;
5) Dal 2016 il Comune di Bisceglie non ha impegnato la spesa dí propria competenza amministrativa e tanto più stridono le assenze dei necessari atti amministrativi dell'ufficio preposto del Comune di Bisceglie, delibere di giunta e determina di impegno della spesa già dal 2016 della somma di € 21.000,00 Iva inclusa su un apposito capitolo di bilancio avente il titolo di "trasporto ed assistenza portatori di handicap verso il centro di riabilitazione";
6) Quale sia stato il servizio reso nel periodo Covid dalla struttura e cosa sia stato oggetto di fatturazione. Certi del fatto che il dibattito politico è all'unisono concorde a garantire sempre le fasce piu deboli, sottolineamo che finalmente, dopo 9 anni di proroghe l'ASL BAT ha espletato solo recentemente la Gara europea a procedura aperta, ex art. 71 del D. Lgs. 36/2023, per l'affidamento quadriennale del servizio trasporto disabili da e per i centri di riabilitazione dell'ASL BT, inserendo Bisceglie nel Lotto 3.