Un commosso ricordo di Nadia Toffa a Libri nel Borgo Antico

Il valore delle testimonianze dei guerrieri in lotta contro i tumori in un fuori programma

venerdì 29 maggio 2020 12.00
A cura di Cinzia Montedoro
Ripubblichiamo oggi, venerdì 29 maggio 2020, questo articolo già apparso su BisceglieViva lo scorso 26 agosto a proposito della partecipazione di Pablo Rigante a un incontro, molto seguito, dedicato alla memoria di Nadia Toffa nel corso dell'ultima edizione di Libri nel Borgo Antico.


«Ho avuto un cancro», così è iniziato il discorso di Nadia Toffa, nella prima puntata dopo il suo ritorno alle Iene. Parole che pesano come un macigno dette con coraggio, che le ha permesso di chiamare il cosiddetto "male del secolo" con il proprio nome: cancro.

A piazza Castello il fuori programma di Libri nel Borgo Antico ha spalancato le porte a un dibattito incentrato sulla conoscenza, la prevenzione e i progressi scientifici legati a questa patologia: un incontro per ricordare Nadia Toffa, giornalista delle Iene scomparsa martedì 13 agosto, ma anche un messaggio forte di speranza legato alla voglia di lottare come guerrieri, perché la chiave della vittoria sui tumori non può essere che una giusta strategia.

Sul palco, moderati da Sergio Silvestris, sono intervenuti i due oncologi biscegliesi, il dottor Emanuele Naglieri e il dottor Nico Sasso, accompagnati dalla testimonianza dell'avvocato Pablo Rigante, "miccia" che in pieno ferragosto ha voluto fortemente concretizzare questo incontro. «I veri guerrieri non sono solo coloro che hanno il cancro ma la famiglia, gli amici, tutti coloro che quotidianamente stanno vicino a chi ha questa patologia. È essenziale che il tumore non è il mostro che non si può combattere, anzi, basta fidarsi del proprio medico e nel mio caso avere molta fede in Dio» ha affermato Rigante.

Durante il dibattito i dottori hanno discusso su argomenti come ambiente e salute: un legame indissolubile considerando come l'inquinamento abbia ricadute negative sul nostro benessere, fattore determinante nello sviluppo di patologie oncologiche. Basta pensare, come è stato spiegato da un filmato della Toffa per le Iene, gli abitanti che risiedono nei quartieri attorno allo stabilimento Ilva (Tamburi, Paolo VI) muoiono, si ammalano e si ricoverano di più rispetto a quelli di altre zone della città.

«Paghiamo lo scotto della modernizzazione, dell'industrializzazione. Abbiamo superato malattie come la tubercolosi, colera, il cancro esiste da sempre e ci sono documenti storici che lo testimoniano, fin dai tempi degli antichi Egizi. Da sempre l'uomo cerca di conoscerlo e curarlo, oggi la ricerca su questa patologia sta facendo passi da gigante tanto da rendere guaribili alcune forme di tumori e curabili molte altre» ha spiegato il dotto Sasso.

Pablo Rigante ha concluso quanto importante sia uno stile di vita corretto per migliorare la propria vita ed innalzarne la qualità: «Pensare di vivere non giorno per giorno ma a ciò che bisogna fare tra un anno, due o tre, perché la prospettiva di avere uno o più obiettivi ci aiuta materialmente e fisicamente e moralmente a combattere, sconfiggere e a quasi disinteressarci di questa malattia».