Usb disponibile al confronto con Universo Salute «purché sia reale»

L'organizzazione sindacale: «Non vediamo l'ora di ricrederci, attendiamo un incontro con l'azienda»

sabato 25 maggio 2019 8.35
«L'Usb e i lavoratori non vedono l'ora di ricredersi magari cominciando proprio dall'avvio di un dialogo (non mediatico) e da un incontro regolarmente convocato». Questa la replica dell'organizzazione sindacale alle parole di Paolo Telesforo, amministratore delegato di Universo Salute, che sui social ha scritto «Sono sicuro che anche l'Usb avrà modo di ricredersi».

I rappresentanti della sigla, nei giorni scorsi, hanno denunciato pubblicamente «l'assenza di reali e corrette relazioni, l'assenza di confronto e discussione costruttiva con le organizzazioni e i lavoratori. Per tutta risposta - hanno sottolineato dall'Usb - riceviamo la citazione di un "plauso", giunto alla direzione, naturalmente da un'altra sigla sindacale (noi non siamo avvezzi a plausi o a lodi varie e poi si sa, chi si loda s'imbroda) e una sorta di "nota di condotta" perché non ci integriamo e sintonizziamo con la politica aziendale.

Quale integrazione e sintonizzazione saranno mai possibili se dinanzi alle ripetute richieste di incontro non troviamo altro che un muro di gomma? Forse è bene ricordare che l'istituto del silenzio assenso in questo caso non può essere applicato.

Se di percorso di rilancio della struttura deve, veramente, trattarsi non si può prescindere dalla valorizzazione e dalla presa in considerazione delle esigenze di chi costituisce le fondamenta dell'azienda stessa.

Citando ancora l'amministratore delegato, se "non possiamo permetterci" che l'equilibrio degli interessi degli utenti, dei lavoratori e dell'azienda venga meno, allora vien da sé che la politica del vado avanti di testa mia senza confrontarmi non porta buoni risultati a lungo termine.

Fiduciosi che l'amministratore delegato di Universo Salute voglia accogliere la nostra disponibilità, perché no, a ricrederci, aspettiamo la convocazione dell'Usb per costruire un sano e reale percorso di corrette relazioni sindacali».