XII edizione del Presepe vivente di Schàra - LE FOTO
Entusiasmo travolgente da parte della cittadinanza, che ha affollato piazza Tre Santi
lunedì 22 dicembre 2025
12.03
È stato finalmente inaugurato il Presepe vivente allestito dall'associazione Schára. Alla presenza delle autorità e di Don Ferdinando, a seguito dei saluti e della benedizione, le figure del Presepe hanno preso vita grazie all'impegno dei 150 figuranti, incantando il pubblico e accompagnandolo in gruppetti ristretti attraverso le viuzze del centro storico cittadino. Notevole la risposta della cittadinanza che ha inondato con il suo entusiasmo piazza Tre Santi per accedere allo spettacolo itinerante.
Dopo aver atteso l'ingresso nella "zona della perdizione", dove figuravano tra i presenti personaggi come Pulcinella e la meretrice, i visitatori e le visitatrici hanno potuto accedere alla prima scena cantata: l'annunciazione da parte dell'Arcangelo Gabriele a Maria della nascita di Gesù, il Figlio di Dio, per opera dello Spirito Santo. Proseguendo attraverso la rappresentazione dei mestieri e il mercato cittadino, vi era la seconda scena cantata, vale a dire lo struggente incontro tra Maria e la cugina Elisabetta. Dopo la zona nobiliare, arricchita con le ultime rappresentazioni dei mestieri, e l'incontro con Stefania, madre di Santo Stefano, spazio all'ultima scena recitata: la natività.
Nel presepe napoletano, preso d'ispirazione dai volontari e dalle volontarie di Schára, ogni dettaglio assume importanza al fine di tracciare il profilo di una simbologia complessa e variegata: a questo scopo l'impegno delle guide che hanno guidato gruppi più ristretti di utenti nel percorso, spiegando e raccontando simboli e aneddoti. Diversi i riferimenti anche storici relativi alla nascita del presepe napoletano: così si spiega la rappresentazione dell'area nobiliare come il luogo di nascita delle prime rappresentazioni in miniatura della natività, soltanto in un secondo momento divenute oggetto d'attenzione popolare.
Sarà nuovamente possibile accedere al Presepe vivente sabato 27 e domenica 28 dicembre, a partire dalle 19 fino alle 22.
Dopo aver atteso l'ingresso nella "zona della perdizione", dove figuravano tra i presenti personaggi come Pulcinella e la meretrice, i visitatori e le visitatrici hanno potuto accedere alla prima scena cantata: l'annunciazione da parte dell'Arcangelo Gabriele a Maria della nascita di Gesù, il Figlio di Dio, per opera dello Spirito Santo. Proseguendo attraverso la rappresentazione dei mestieri e il mercato cittadino, vi era la seconda scena cantata, vale a dire lo struggente incontro tra Maria e la cugina Elisabetta. Dopo la zona nobiliare, arricchita con le ultime rappresentazioni dei mestieri, e l'incontro con Stefania, madre di Santo Stefano, spazio all'ultima scena recitata: la natività.
Nel presepe napoletano, preso d'ispirazione dai volontari e dalle volontarie di Schára, ogni dettaglio assume importanza al fine di tracciare il profilo di una simbologia complessa e variegata: a questo scopo l'impegno delle guide che hanno guidato gruppi più ristretti di utenti nel percorso, spiegando e raccontando simboli e aneddoti. Diversi i riferimenti anche storici relativi alla nascita del presepe napoletano: così si spiega la rappresentazione dell'area nobiliare come il luogo di nascita delle prime rappresentazioni in miniatura della natività, soltanto in un secondo momento divenute oggetto d'attenzione popolare.
Sarà nuovamente possibile accedere al Presepe vivente sabato 27 e domenica 28 dicembre, a partire dalle 19 fino alle 22.