Elena Di Liddo si schiera sul caso Novak Djokovic-Australian Open

L'atleta biscegliese: «Il campione è colui che dà l'esempio»

giovedì 6 gennaio 2022 21.13
A cura di Luca Ferrante
È senza dubbio il fatto a livello internazionale più discusso degli ultimi giorni. La notizia ha scosso l'intero mondo ed è diventata un caso, destinato a restare in primissimo piano ancora per diverso tempo. L'incontrastato (già da un po' di anni) numero uno al mondo di tennis Novak Djokovic non parteciperà all'edizione 2022 degli Australian Open, torneo che rientra fra i quattro appuntamenti prestigiosi del Grande Slam, in programma a Melbourne dal 17 gennaio. Una cosa apparentemente "innocua", se non fosse che il serbo aveva ottenuto un'esenzione medica per poter giocare (dato che non ha effettuato la vaccinazione anti-Covid e pubblicamente ha sempre avuto un atteggiamento contrario alla campagna), salvo poi vedersi cancellare il visto all'arrivo in Oceania «per non aver fornito prove a sufficienza».

La vicenda è attualmente molto complessa e non completamente chiusa. Tutto è cominciato quasi un mese fa. L'Australia è un Paese che ha avuto nel corso dei mesi le regole anti-Covid probabilmente più rigide e vanta il primato di lockdown più lungo al mondo (262 giorni). Il governo della Victoria ha stabilito l'obbligo vaccinale per chiunque volesse entrare, costringendo la manifestazione sportiva ad accettare solo tennisti con almeno due dosi ricevute. Le decise restrizioni sono state però aperte a degli spiragli per persone "no vax": sulla competizione a Melbourne i giocatori non vaccinati avrebbero potuto prendere parte solo con un'esenzione, che sarebbe stata concessa dopo un attento controllo di due commissioni esterne indipendenti (nelle richieste non sono stati a conoscenza dei dati personali come nome, data di nascita e nazionalità). Fra i requisiti principali per riceverla, sono stati inseriti il contagio negli ultimi sei mesi e una patologia grave da non permettere la somministrazione.

26 le richieste presentate, poche le esenzioni rilasciate. Una, la prima e finora l'unica annunciata pubblicamente, quella di Nole, che poteva così difendere il titolo degli AO conquistato già per tre volte consecutive dal 2019. I social sono subito esplosi di commenti relativi alla notizia. Tutti fra politici dei Paesi interessati e non, ex e attuali tennisti, virologi e atleti in generale hanno detto la propria e si sono schierati, la stragrande maggioranza contro il provvedimento e Novak. L'ultima novità ha stravolto nuovamente tutto e non ha fatto felice il nativo di Belgrado: all'arrivo è stato bloccato per tantissimo tempo in aeroporto e nella mattinata australiana di giovedì 6 gennaio gli è stato cancellato il visto per entrare, dovendo obbligatoriamente lasciare il Paese. Il 34enne ha detto così addio alla sua possibilità di competere a Melbourne (solo un appello che ribalti la decisione potrà salvarlo). Da qualsiasi punto di vista la si veda, una brutta pagina per il tennis, che ha fatto parlare di sé su questioni purtroppo fuori dal campo da gioco.

Senza dubbio, la notizia ha spiazzato tutti per i messaggi che ha portato dietro. Novak Djokovic è un campione nello sport, vanta un record incredibile di 20 trionfi nei Grandi Slam a parità di altri due totem come Roger Federer e Rafa Nadal, è un esempio per molti giovani e persone in generale che a lui si ispirano. La sua posizione sui vaccini non è piaciuta a tantissimi personaggi famosi, che col passare delle ore hanno preso posizione in merito all'argomento ed espresso la loro opinione su quello che è accaduto.

Il commento di Elena Di Liddo

Anche la nuotatrice biscegliese Elena Di Liddo ha commentato la vicenda attraverso il proprio account Instagram con la sua opinione sui fatti e sulle idee/comportamenti di Djokovic in sé: «Come in molti casi nella vita, si fanno figli e figliastri... Il campione è soprattutto colui che dà l'esempio. Aggirare le regole non rientra in tale definizione. Mi dispiace Novak, ma non ci siamo per niente» ha affermato. Diversi atleti hanno criticato il serbo sulla stessa linea della campionessa pugliese, totalmente condivisa da alcune autorità politiche.

Bisceglie sarà peraltro rappresentata agli Australian Open da Andrea Pellegrino nel tabellone di qualificazione, le cui gare per accedere al main draw cominceranno la prossima settimana. Alla sua prima esperienza in quel di Melbourne, il 24enne allenato dall'ex giocatore Luca Vanni cercherà in tutti i modi di conquistare la sua prima storica vittoria in un Grande Slam.