Rissa tra minorenni: «Non chiamiamoli pugili»

La giusta puntualizzazione della Federazione pugilistica italiana

venerdì 5 giugno 2020 16.55
Il pugilato, la "nobile arte", non c'entra nulla con quanto accaduto nella serata di martedì 2 giugno in piazza Vittorio Emanuele II a Bisceglie. Lo ha precisato Nicola Causi, presidente del comitato interregionale Puglia-Basilicata della Fpi, la federazione pugilistica italiana. Tra le numerose ricostruzioni esagerate e false è persino trapelata la voce - del tutto improbabile - che l'aggressore del 16enne tranese fosse addirittura un "pugile professionista".

«Nessun tesserato della Fpi risulta essere coinvolto in alcun fatto di rilevanza penale verificatosi in questi ultimi giorni in Puglia» è stato costretto a smentire, in tutta fretta, il presidente Causi. «Queste sedicenti affermazioni danneggiano un'immagine che il nostro sport faticosamente si costruisce giorno per giorno, coinvolgendo migliaia di amatori tra adulti e bambini. Non chiamiamo pugili soggetti che con lo sport non hanno nulla a che fare» ha concluso. Del resto, sarebbe stata sufficiente - specie quando è emersa l'età del presunto aggressore individuato dagli inquirenti - un minimo di accuratezza nei controlli per rendersi conto che non possono esistere professionisti minorenni nel pugilato italiano.