Aspettando Digithon
Digithon, dieci giorni alla chiusura della call. L'invito dei rettori di Politecnico e Università di Bari alle start up: «Partecipate»
Illustrate in conferenza stampa a Bari le ragioni del sostegno delle due università alla maratona digitale
venerdì 21 aprile 2017
15.07
Un invito alle giovani imprese a serrare le fila, perché mancano dieci giorni appena alla chiusura della call per le start up.
È questa la sintesi dell'incontro con la stampa voluto dal presidente di DigithON Francesco Boccia, dal rettore del Politecnico di Bari Eugenio Di Sciascio, dal rettore dell'Università di Bari Antonio Uricchio, in vista della seconda edizione della maratona digitale e dal presidente di Confidustria Bari Domenico De Bartolomeo.
Venerdì 21 aprile, nella sala conferenze del Politecnico di Bari, i massimi sostenitori del progetto hanno ricordato alle start up di giovani e meno giovani innovatori, che c'è tempo solo fino al 30 aprile per entrare a far parte della comunità di Digithon, presentando i progetti su digithon.it.
La piattaforma, nelle 36 ore di DigithON 2016 visitata 90.000 volte, ha quest'anno una grossa marcia in più: i progetti che non rientreranno tra i 100 selezionati per la maratona resteranno in rete a disposizione di tutti i partner e gli investitori che hanno già dimostrato di guardare all'impatto del digitale sull'imprenditoria italiana con interesse e lungimiranza.
«Essere qui al Politecnico è un segno importante – ha commentato il presidente Boccia. – Senza Politecnico e Università le finalità di DigithON sarebbero limitate. Grazie alla partnership con due importanti università del territorio, DigithON può diventare un luogo permanente di incontro tra domanda e offerta di innovazione digitale».
Pari l'entusiasmo dei rettori Di Sciascio e Uricchio, che hanno espresso insieme la convinzione che DigithON sia un: «Progetto vincente, perché oggi i temi della web economy e dell'industria digitale, che 15 anni fa erano argomenti di nicchia, sono divenuti trainanti grazie alle giovani energie che le nostre univerità formano e alimteano. Siamo felici di aver colto l'intuizione del presidente Boccia, che così ci aiuta anche in un altro compito: stimolare i nostri giovani a proporsi e ad imparare a comunicare l'innovazione».
A sottolineare un altro punto di forza di Digithon, il presidente De Bartolomeo, che ha ricordato come la grande facoltà di questa iniziativa, sia quella di riuscire a sostenere la crescita delle starup attraverso l'interesse di business angels, investitori "classici", banche e grandi imprese come Poste, Mediaset, sisal, Italo Treno NTV, Ene e over the top come Facebook e Google.
«La seconda edizione di Digithon non sarà però solo questo – ha ricordato Francesco Boccia, anticipando i due grandi temi di cui si dibatterà a laetere della maratona: quello della gestione dei dati in cloud, correlato al tema della sicurezza interenazionale e quello del passaggio dalla moneta elettronica al bitcoin, «che se non regolato rischia di far saltare in aria anche i confini internazionali. Tra le altre sorprese, il dibattito sul cyberbullismo e sulla carta dei diritti di Internet, di cui verrà a parlarci direttamente la principale sostenitrice, il presidente della Camera Laura Boldrini».
È questa la sintesi dell'incontro con la stampa voluto dal presidente di DigithON Francesco Boccia, dal rettore del Politecnico di Bari Eugenio Di Sciascio, dal rettore dell'Università di Bari Antonio Uricchio, in vista della seconda edizione della maratona digitale e dal presidente di Confidustria Bari Domenico De Bartolomeo.
Venerdì 21 aprile, nella sala conferenze del Politecnico di Bari, i massimi sostenitori del progetto hanno ricordato alle start up di giovani e meno giovani innovatori, che c'è tempo solo fino al 30 aprile per entrare a far parte della comunità di Digithon, presentando i progetti su digithon.it.
La piattaforma, nelle 36 ore di DigithON 2016 visitata 90.000 volte, ha quest'anno una grossa marcia in più: i progetti che non rientreranno tra i 100 selezionati per la maratona resteranno in rete a disposizione di tutti i partner e gli investitori che hanno già dimostrato di guardare all'impatto del digitale sull'imprenditoria italiana con interesse e lungimiranza.
«Essere qui al Politecnico è un segno importante – ha commentato il presidente Boccia. – Senza Politecnico e Università le finalità di DigithON sarebbero limitate. Grazie alla partnership con due importanti università del territorio, DigithON può diventare un luogo permanente di incontro tra domanda e offerta di innovazione digitale».
Pari l'entusiasmo dei rettori Di Sciascio e Uricchio, che hanno espresso insieme la convinzione che DigithON sia un: «Progetto vincente, perché oggi i temi della web economy e dell'industria digitale, che 15 anni fa erano argomenti di nicchia, sono divenuti trainanti grazie alle giovani energie che le nostre univerità formano e alimteano. Siamo felici di aver colto l'intuizione del presidente Boccia, che così ci aiuta anche in un altro compito: stimolare i nostri giovani a proporsi e ad imparare a comunicare l'innovazione».
A sottolineare un altro punto di forza di Digithon, il presidente De Bartolomeo, che ha ricordato come la grande facoltà di questa iniziativa, sia quella di riuscire a sostenere la crescita delle starup attraverso l'interesse di business angels, investitori "classici", banche e grandi imprese come Poste, Mediaset, sisal, Italo Treno NTV, Ene e over the top come Facebook e Google.
«La seconda edizione di Digithon non sarà però solo questo – ha ricordato Francesco Boccia, anticipando i due grandi temi di cui si dibatterà a laetere della maratona: quello della gestione dei dati in cloud, correlato al tema della sicurezza interenazionale e quello del passaggio dalla moneta elettronica al bitcoin, «che se non regolato rischia di far saltare in aria anche i confini internazionali. Tra le altre sorprese, il dibattito sul cyberbullismo e sulla carta dei diritti di Internet, di cui verrà a parlarci direttamente la principale sostenitrice, il presidente della Camera Laura Boldrini».