52 pazienti Covid ricoverati al "Vittorio Emanuele II"

L'annuncio di Delle Donne: «Stiamo definendo accordi con Universo Salute per allocare alcuni reparti» Sulle polemiche: «Non le capisco»

mercoledì 21 ottobre 2020 12.40
Sarebbero 52, secondo quanto riferito dal Direttore generale dell'azienda sanitaria locale Alessandro Delle Donne, i pazienti al momento ricoverati nell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie, riservato esclusivamente a casi Covid.

Un numero definito in crescita esponenziale: «Siamo passati dagli 11 ricoverati nel reparto di malattie infettive a fine settembre ai 39 attuali, sei dei quali in terapia intensiva, a cui si aggiungono altri 13 degenti in attesa nell'osservazione breve intensiva del pronto soccorso» ha spiegato.

«La decisione di individuare il "Vittorio Emanuele II" quale Covid hospital non è stata presa a cuor leggero ma è una necessità legata alla lettura dei dati e all'urgenza di curare i pazienti, Covid e no-Covid, in assoluta sicurezza» ha sottolineato Delle Donne.

Il Direttore generale dell'Asl Bt ha spiegato: «È evidente che la situazione sta peggiorando con ritmi troppo rapidi che non hanno lasciato dubbi: non è possibile garantire accessi separati e sicuri a pazienti no-Covid. Tra l'altro, il paziente Covid ha bisogno di spazi dedicati e l'organizzazione dell'assistenza deve garantire piena sicurezza dei percorsi e per gli operatori. Non possiamo assolutamente farci trovare impreparati».

Il personale medico e infermieristico delle unità operative sospese andrà a potenziare l'assistenza sanitaria ambulatoriale territoriale al Poliambulatorio di Bisceglie e nella struttura di Trani e a incrementare le altre unità operative omologhe presenti sul territorio, nonché a sostegno delle attività di assistenza: «La riorganizzazione del servizio di assistenza è molto complessa e siamo studiando ogni passaggio. Il Poliambulatorio "don Pierino Arcieri" di Bisceglie sarà fortemente potenziato mentre tutta l'attività chirurgica sarà incrementata sugli altri presidi ospedalieri. La Regione Puglia, insieme all'azienda sanitaria locale, sta definendo accordi con Universo Salute per allocare la pediatria e la cardiologia negli spazi ora disponibili, nonchè un'attività di post Covid» ha annunciato.

A Canosa sono in corso attività di potenziamento della riabilitazione e della lungodegenza che già nella prima fase di emergenza hanno gestito pazienti Covid provenienti dalle residenze sanitarie per anziani. E anche le attività avviate sul territorio sono tante e diversificate: intanto a breve l'ufficio vaccinazioni sarà trasferito in locali ristrutturati e sarà aperto il covid center per tamponi rapidi mentre proprio in queste ore si sta concludendo un avviso pubblico per il reclutamento di igienisti che possano potenziare il servizio su tutto il territorio. Nei giorni scorsi è stato siglato un protocollo di intesa con i pediatri di libera scelta e la Asl Bt è stata la prima in Puglia ad attivare lo screening rapido con 18 poct presenti nei pronto soccorso e sul territorio.

«Molto è stato fatto nei mesi estivi per potenziare l'ospedale di Bisceglie» ha evidenziato il Direttore Generale. «Durante la primavera scorsa abbiamo avviato e concluso i lavori del pronto soccorso che oggi ci consentono di avere un servizio molto ben organizzato, abbiamo fatto lavori in radiologia per attivare il nuovo e modernissimo mammografo e inoltre abbiamo lavorato per attivare un prestigioso e importante ambulatorio endocrinologico» ha ricordato Delle Donne.

«Davvero non capisco le polemiche che si stanno susseguendo in queste ore, siamo in piena pandemia e i dati - come confermato anche dai massimi vertici regionali - non sono affatto tranquilizzanti» ha affermato, replicando alle varie reazioni politiche alla decisione di rimodulare il "Vittorio Emanuele II" in Covid hospital. «Stiamo lavorando incessantemente per fare il massimo, per garantire la migliore assistenza ai pazienti covid che purtroppo stanno aumentando e a quelli no covid con avvisi e concorsi che stiamo portando avanti e concludendo in questi giorni nonostante le difficoltà. Le nostre decisioni sono attentamente vagliate, ponderate, studiate e certamente devono tener conto di tutti i fattori critici e delle strutture che abbiamo a disposizione nonché del personale su cui possiamo contare» ha ribadito.

«Invito la popolazione a sottoporsi a il vaccino antinfluenzale perché le prime dosi di vaccino sono già state distribuite sul territorio e poi a rispettare tutte le indicazioni di igiene per evitare che il virus continui a circolare: serve la massima collaborazione di tutti» ha concluso Alessandro Delle Donne.