Allarme dell'Usppi: «Licenziamenti in arrivo per gli addetti alla ristorazione dell'Opera Don Uva»
Il segretario Nicola Brescia: «Le problematiche non possono sempre ricadere sui lavoratori»
giovedì 6 febbraio 2020
12.49
Pastore srl, azienda che gestisce i servizi di ristorazione nei complessi aziendali dell'Opera Don Uva di Bisceglie e Foggia, avrebbe comunicato l'intenzione di rescindere il contratto con Universo Salute. Lo ha fatto sapere il sindacato Usppi attraverso una nota firmata dal segretario nazionale, il biscegliese Nicola Brescia, paventando il rischio di oltre cento licenziamenti.
«Lo scorso 3 febbraio la società "Pastore" ha comunicato che "considerate le valutazioni economico/gestionali del servizio di ristorazione sin ora svolto presso le sedi di Bisceglie e Foggia dell'ospedale Don Uva e al fine di evitare pregiudizi economici per l'eccessiva onerosità del contratto che scaturirebbe dal proseguo del servizio, con la presente, abbiamo inoltrato a Universo Salute comunicazione di recesso"» hanno rimarcato i referenti dell'organizzazione sindacale, comunicando l'intenzione di «indire lo stato di agitazione con una manifestazione di protesta, dinanzi all'ospedale Don Uva – Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie, oggi Universo Salute» per manifestare il dissenso rispetto a questa decisione.
«Nessun lavoratore deve essere toccato. Continueremo a manifestare contro le ingiustizie subite dai lavoratori e annunciamo lo stato di agitazione di tutto il personale» ha tuonato Brescia. «Aspetteremo che il Prefetto e Universo Salute ci convochino per cercare soluzioni che, come sempre, non penalizzino i lavoratori. Riteniamo che, nel caso sussistano problematiche a livello di gestione o di commessa, queste non possano ricadere sempre e solo sui lavoratori» ha concluso il leader dell'Usppi, non senza specificare l'intenzione di comprendere, attraverso un'analisi della situazione, quali motivazioni abbiano spinto Pastore alla rescissione del contratto.
Nicola Brescia ha invitato l'amministratore delegato di Universo Salute Paolo Telesforo, il Prefetto della Bat e il Prefetto di Foggia a convocare le parti sociali e la società Pastore ristorazione, «affinché l'azienda che gestisce il servizio di ristorazione riveda la propria posizione, restituendo serenità a oltre 100 lavoratori e alle loro famiglie, che altrimenti, nei prossimi giorni, rischierebbero di finire sul lastrico. Evitiamo un inutile inasprimento della vertenza, che potrebbe avere risvolti drammatici».
«Lo scorso 3 febbraio la società "Pastore" ha comunicato che "considerate le valutazioni economico/gestionali del servizio di ristorazione sin ora svolto presso le sedi di Bisceglie e Foggia dell'ospedale Don Uva e al fine di evitare pregiudizi economici per l'eccessiva onerosità del contratto che scaturirebbe dal proseguo del servizio, con la presente, abbiamo inoltrato a Universo Salute comunicazione di recesso"» hanno rimarcato i referenti dell'organizzazione sindacale, comunicando l'intenzione di «indire lo stato di agitazione con una manifestazione di protesta, dinanzi all'ospedale Don Uva – Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie, oggi Universo Salute» per manifestare il dissenso rispetto a questa decisione.
«Nessun lavoratore deve essere toccato. Continueremo a manifestare contro le ingiustizie subite dai lavoratori e annunciamo lo stato di agitazione di tutto il personale» ha tuonato Brescia. «Aspetteremo che il Prefetto e Universo Salute ci convochino per cercare soluzioni che, come sempre, non penalizzino i lavoratori. Riteniamo che, nel caso sussistano problematiche a livello di gestione o di commessa, queste non possano ricadere sempre e solo sui lavoratori» ha concluso il leader dell'Usppi, non senza specificare l'intenzione di comprendere, attraverso un'analisi della situazione, quali motivazioni abbiano spinto Pastore alla rescissione del contratto.
Nicola Brescia ha invitato l'amministratore delegato di Universo Salute Paolo Telesforo, il Prefetto della Bat e il Prefetto di Foggia a convocare le parti sociali e la società Pastore ristorazione, «affinché l'azienda che gestisce il servizio di ristorazione riveda la propria posizione, restituendo serenità a oltre 100 lavoratori e alle loro famiglie, che altrimenti, nei prossimi giorni, rischierebbero di finire sul lastrico. Evitiamo un inutile inasprimento della vertenza, che potrebbe avere risvolti drammatici».