Amendolagine attacca: «Due anni di sanità negata a Bisceglie»

Il consigliere 5 Stelle critica l'amministrazione: «Un errore bocciare la nostra proposta di istituire il Profilo della salute della città»

lunedì 23 maggio 2022 11.22
«Più di due anni persi in fatto di prevenzione secondaria e di diagnosi precoce: questo è quello che i cittadini di Bisceglie continuano a pagare per via del Covid». Lo ha sostenuto Enzo Amendolagine, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. «E nonostante questo, il nosocomio locale continua a non funzionare a pieno regime, strozzato dal chiacchiericcio sull'apertura del nuovo ospedale del nord barese, il cui progetto di fattibilità tecnica ed economica non è stato ancora presentato, la scelta di alcuni medici di allocarsi presso altre strutture ed i pochi casi Covid ancora presenti. Pare infatti che ad oggi solo il reparto di chirurgia e per fortuna anche il pronto soccorso siano lentamente tornati alla gestione ordinaria» ha aggiunto.

«Questa è la situazione sanitaria con cui la nostra collettività deve confrontarsi ogni giorno. Gravi ritardi che allungano ancora di più le liste d'attesa: per una prima visita urologica, ad esempio, oggi la prima data utile è luglio al poliambulatorio di Canosa. Unica nota lieta, emersa nel corso del consiglio comunale monotematico, la rassicurazione fornita dal nuovo Direttore generale dell'Asl Bt Tiziana Dimatteo sulla "Non prevista riconversione, rimodulazione o riordino dell'ospedale di Bisceglie"» ha evidenziato l'esponente pentastellato.

«La proposta bocciata dalla Giunta della "Svolta" andava proprio in direzione opposta. Istituire il "Profilo della salute" della città significa porre le basi per una attenta analisi dello stato di salute dei cittadini e dei loro bisogni primari legati ad esempio ad una fascia di età, o ad un determinato rione. Avere a disposizione tale strumento, significa poter incrociare dati che svelerebbero profili di rischio specifichi, così da poter intervenire precocemente. Salute ed ambiente sono fattori dipendenti ed interconnessi e solo uno studio accurato potrebbe focalizzare la spesa pubblica verso operazioni mirate di prevenzione prima e cura poi. Perché quindi bocciare tale proposta? Forse la salute pubblica non è un obiettivo primario di quest'amministrazione?» ha rimarcato Amendolagine.

«Non sappiamo se la bocciatura dell'emendamento possa essere frutto di un capriccio politico dettato dal fatto che la proposta sia venuta da consiglieri di minoranza. Di fatto alla città viene negato un diritto: il diritto alla salute» ha concluso.