Avvicendamenti alla guida della direzione del festival 42Gradi

Le parole del regista Carlo Bruni

giovedì 23 ottobre 2025 9.24
La presentazione del libro di Giulio Boccaletti, "Il futuro della natura", edito da Mondadori, con la partecipazione del magnifico rettore dell'Università di Bari, Roberto Bellotti, è stata, nella serata del 20 ottobre, alle Vecchie Segherie Mastrototaro, l'occasione per un passaggio di consegne alla direzione del festival 42Gradi.

L'autorevole appuntamento dedicato da ormai sei edizioni alla sostenibilità ambientale, ideato e custodito da Carlo Bruni, per sua stessa volontà, rinnova la direzione affidandola a Francesco Bombini, Viviana Peloso e l'associazione CapitalSud, già preziosi collaboratori della manifestazione.

Ecco una nota del direttore Carlo Bruni, regista e operatore culturale, a margine dell'incontro.

Se l'autorevolezza del "custode", neo rettore dell'Università di Bari, Roberto Bellotti, ci ha permesso la migliore introduzione al suo nuovo libro, l'ospitalità dell'autore, un amico prezioso come Giulio Boccaletti, ci ha offerto, ieri sera, l'opportunità di anticipare le prossime mosse di 42 gradi – idee sostenibili, ormai in viaggio verso la sua settima edizione.
Confermando la tradizionale collocazione, fra il 22 e il 26 luglio del 2026, il nuovo capitolo sarà dedicato all'INTELLIGENZA: all'intelligenza umana principalmente, senza rinunciare a una ricognizione di quei comportamenti intelligenti che manifestano il mondo animale come quello vegetale. No, non ignoreremo il vasto territorio che si va dischiudendo con il maturarsi di quella che, semplificando, chiamiamo intelligenza artificiale, ma privilegeremo il ruolo che quella umana dovrà coltivare perché il rapporto con le nuove tecnologie non diventi subalterno.
Rifletteremo su quella capacità di formulare nuove domande che, grazie proprio all'intelligenza, caratterizza la nostra specie, determinandone potenzialità e rischi. D'altro canto, di questo parla il libro di Giulio Boccaletti, Il futuro della natura (Ed Mondadori), invitandoci a un approccio diverso al cambiamento climatico, che non imprigioni lo sguardo nel presente, ma ne sfrutti la capacità d'immaginare il futuro, lavorando sinergicamente alla sua costruzione. Contenuti e valori che hanno trovato in Roberto Bellotti il riverbero necessario ad evocare il miglior futuro per l'Università di Bari.
Ed è per proiettare meglio 42 gradi nel futuro, che ho colto questa occasione per passare il testimone della direzione che mi ha impegnato in questi sei anni. Un'esperienza importante, una possibilità per ripensare il ruolo del Teatro, che costituisce ancora il mio terreno di elezione: un modo per coltivarne il senso più intimo che è quello di offrire alla comunità uno spazio di confronto con temi e problemi che la riguardano, attraverso la rappresentazione di scenari: scenari ancorati nella contemporaneità. Da questa esperienza ho molto imparato ed è in sintonia con i valori e i contenuti che da sempre coltivo, che trae spunto la necessità di affidarne ad altri la direzione, rinunciando a un ruolo per rinnovarne il senso. Resterò senz'altro, con Mauro Mastrototaro e gli altri a curarne i contenuti, "abitando" le Vecchie Segherie Mastrototaro e assicurando il supporto di Linea d'Onda, ma saranno Francesco Bombini, Viviana Peloso e il gruppo di lavoro di CapitalSud, già da tempo collaboratori decisivi, a dirigere i prossimi capitoli di 42 Gradi. Un rinnovo e un allargamento delle prospettive che conterà sulla complicità di amici esperti come Giulio Boccaletti, Telmo Pievani e naturalmente Mario Tozzi.