Bisceglie onora la memoria dell'indimenticabile Dino Abbascià

Il mercato ortofrutticolo intitolato all'amato imprenditore, sempre orgoglioso delle sue radici

mercoledì 24 luglio 2019 00.00
A cura di Vito Troilo
Per lui, nel suo ricordo, si sono mossi in tanti. Bisceglie - e non solo - ha abbracciato ancora una volta, affettuosamente, stringendolo anche più stretto del solito, uno dei suoi figli più meritevoli. Un uomo orgoglioso delle sue radici, che ha reso i biscegliesi orgogliosi di lui. L'intitolazione del mercato ortofrutticolo alla memoria del compianto Dino Abbascià, avvenuta nel pomeriggio di martedì 23 luglio, è l'ennesimo gesto d'affetto e di riconoscenza di un'intera comunità nei confronti di un amico, un esempio dell'operosità e della tenacia dei biscegliesi.

La targa all'ingresso della struttura di corso Garibaldi è stata scoperta, dopo la benedizione di don Mauro Camero, fra gli applausi commossi delle centinaia di presenti. Le note dell'inno di Mameli, eseguito dalla Banda di Bisceglie, hanno accompagnato gli ospiti nell'atrio del mercato ortofrutticolo per lo svolgimento di un'intensa cerimonia: non una commemorazione ma il ricordo di un amico che tutti hanno definito così presente al punto da immaginarlo ancora protagonista inesauribile del commercio, del mondo del lavoro e del sociale.

«Dino Abbascià è un simbolo per Bisceglie. La sua storia di riscatto sociale è esemplare per tutti» ha affermato il sindaco Angelantonio Angarano, comprensibilmente emozionato, ripercorrendo in breve la vita dell'imprenditore, partito per Milano all'età di 13 anni per inseguire il sogno di realizzarsi. Belle le parole del primo cittadino, che ha saputo rappresentare perfettamente la gratitudine di un'intera comunità.

Bisceglie onora la memoria dell'indimenticabile Dino Abbascià
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Bisceglie onora la memoria dell'indimenticabile Dino Abbascià

«Quando in giro per Milano vedevi i furgoncini verdi di Abbascià ti sentivi orgoglioso della sua storia e immaginavi quella valigia di cartone con cui è arrivato da Bisceglie, città che ho imparato a conoscere e apprezzare grazie a lui» ha sottolineato Carlo Sangalli, presidente nazionale Confcommercio, accolto dai referenti territoriali Sandro Ambrosi e Leo Carriera. «Penso a Dino e alle sue sveglie notturne per andare al mercato. Penso a quest'uomo che ci ha indicato la strada in modo luminoso e cristallino come solo i più grandi sanno fare» ha aggiunto, non nascondendo la commozione, la guida di 700 mila commercianti e imprenditori italiani.

«Dino Abbascià resterà per sempre il testimonial della biscegliesità: un esempio da seguire in tutto e per tutto» ha rimarcato il parlamentare Francesco Boccia, definendo quella dell'imprenditore «una storia di terra fertile, di laboriosità, passione, impegno».

Un ingorgo sulla statale 16 bis l'ha costretto a tardare di alcuni minuti ma Albano non sarebbe potuto mancare all'appuntamento per nessun motivo. Legato a Dino Abbascià da un'amicizia sincera e forgiata nei decenni, il popolare cantante di Cellino San Marco ha affermato: «Lui con la frutta ha invaso mezza Lombardia, io con la voce...
Ci accomunava il sud, l'amore per la terra, la voglia di dimostrare "ci sono anch'io" in una città che era, è, e sarà sempre importante. Era fantastico scambiarsi le primizie (il vino e la frutta), le idee, la pugliesità insita nel nostro modus vivendi. Negli ultimi momenti della sua vita lo sentivo quotidianamente, per cercare di tirarlo su. Dino è stato, anzi, è un amico vero». Con le parole, interpretate magistralmente a cappella, di "Amara terra mia" di Domenico Modugno, l'amato artista salentino ha messo il sigillo su un evento emozionante, degno tributo alla storia da raccontare di un uomo che non ha mai smesso di definirsi, orgogliosamente, fruttivendolo e, soprattutto, biscegliese.
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