Primarie PD, boom di voti per Michele Emiliano a Bisceglie: nessuna in Puglia vuole bene al governatore come lei

L'82,5% dei partecipanti ha scelto il sindaco di Puglia

lunedì 1 maggio 2017 06.00
A cura di Serena Ferrara
Michele Emiliano era ben consapevole delle potenzialità di Bisceglie, quando decise di mettere a capo della lista "Noi per Emiliano", una delle tre che avrebbero dovuto sostenerlo nella candidatura a segretario nazionale del Partito Democratico, il sindaco di Bisceglie Francesco Spina.
A chiusura delle primarie del 30 aprile, il dado che il sindaco di Puglia trae dalla città del dolmen, gli restituisce un sei pieno.

Strepitoso, per quello che raccoglie, l'esito delle urne allestite a Santa Croce, dove ben 4429 dei 5367 elettori (l'82,5% di tutti gli iscritti e i simpatizzanti che hanno partecipato alla competizione) sceglie Michele Emiliano.
La gran parte dei voti, 3198, la regala proprio la lista di Francesco Spina. La lista "Emiliano per l'Italia" raccoglie invece 960 voti, mentre "La Puglia con Emiliano" gliene porta 150.
Nessuna città della Bat e quasi certamente della Puglia, ha compiuto lontanamente il miracolo di Bisceglie: non si è toccato altrove nemmeno il 60% (le punte a Minervino con il 59% e Barletta, con il 57%) a sostegno del governatore, che dall'intera Puglia ottiene il 62% medio dei consensi, contro il 32% del riconfermato segretario nazionale Matteo Renzi (fermo in Puglia al 32%) e il 6% di Andrea Orlando. A Molfetta, dove in ballo c'era pure il posto nell'Assemblea Nazionale di Erika Cormio, si è raggiunto il lusinghiero ma non brillante 75,74% del totale (1786 preferenze).

I dati di Bisceglie, dove il ministro Orlando è stato scelto dal 3% dei votanti (156 elettori) e Renzi dal 13% (699 elettori), ribaltano in pratica quelli nazionali, calcolati su due milioni di elettori: Matteo Renzi torna leader del Pd, legittimato dal 75% dei voti espressi a suo favore, Andrea Orlando raggiunge appena il 20% e Michele Emiliano si arresta al 5%.

Il messaggio che Bisceglie lancia, ancora una volta, è chiaro: l'effetto-Spina si è fatto sentire, come un colpo di reni assestato con dovizia a chi da questo risultato voleva mettere alla prova il sindaco di Bisceglie. E che ora dovrà tacere.