Casella: «La nostra città non è quella vista in tv»

L'intervento del presidente del consigio comunale: «Condanno quanto accaduto ma penso sia doveroso difendere un'intera comunità»

mercoledì 17 marzo 2021 13.22
Gianni Casella, presidente del consiglio comunale di Bisceglie, ha desiderato esprimere il suo stato d'animo e le sue opinioni a seguito di quanto accaduto nel corso della trasmissione di Rete4 "Fuori dal coro" martedì 16 marzo (link all'articolo).

«La nostra città non è quella vista nel servizio in tv. In soli 3 minuti credo sia stata umiliata, sbeffeggiata e offesa» ha commentato. «Come spesso accade, tra pochi giorni tutto passerà nel dimenticatoio ma quanto visto e sentito no: resterà...» ha osservato.

«Non è la prima volta, tantomeno l'ultima che la nostra città è salita alla ribalta nazionale e per cosa poi? "Rispetto il diritto di cronaca ma non a prescindere, perché tale diritto ha il limite del diritto dei doveri" (cit.). Non giustifico, anzi, condanno quanto accaduto e visto martedì nel servizio, ma credo senza termini di smentita che tali episodi si verifichino in ogni parte della nostra amata Italia e fermo restando l'accertamento da parte degli organi preposti - amministrazione compresa -, penso sia doveroso difendere un'intera comunità, una città con la sua storia, le sue tradizioni, le sue debolezze e il suo vivere quotidiano fatto di normalità, speranza e amore per la stessa» ha spiegato Casella.

«Una città va difesa e proiettata alla visione comune come la città ideale, in cui si assaporano le proprie bellezze. Sì, la bellezza che Bisceglie rappresenta coi suoi tanti difetti ma altrettanti pregi, piena di storia, cultura e sapori. Un porto meraviglioso, un centro storico affascinante, una costa fruibile per 10km con un mare da far invidia a chiunque, insomma: una città da vivere.
Certo ci sarebbe da migliorarla, strutturarla in modo diverso investendo con intuizione e programmazione, elevarla socialmente e culturalmente, ma a parte questo resta la nostra Bisceglie e, consentitemi, non permetto a nessuno di offenderla, tv comprese».