Che succede in via La Spiaggia? Russo: «Un'ordinanza che non è né carne, né pesce»
Gli operatori commerciali hanno improvvisamente smobilitato
sabato 13 ottobre 2018
11.38
L'improvvisa smobilitazione da parte degli operatori commerciali di via La Spiaggia non è certo passata inosservata. Inevitabili le reazioni politiche, anche alla luce della decisione dell'amministrazione comunale di limitare la chiusura al traffico veicolare dell'arteria ad alcune ore serali fra il giovedì e la domenica.
«Via la spiaggia chiusa al traffico dalle 20:00 a mezzanotte... E poi che fanno? I commercianti della zona cacciano i clienti e rimettono i tavoli all'interno del locali?» si è chiesto il consigliere comunale di opposizione Alfonso Russo, che ha posto ulteriori interrogativi. «Sarei curioso di conoscere se vi sia un permesso rilasciato dalla Sovrintendenza per quelle strutture». Secondo l'esponente di minoranza «bisogna essere pronti a fare ordinanze che siano legittime al 100%. Questa non sa né di carne, né di pesce ma solo carta imbrattata. Mi auguro che a questo atto faccia seguito una decisione seria, soprattutto per la prossima stagione estiva. Una decisione chiara, netta e produttiva a favore di chi investe con enormi sacrifici».
Il dato di fatto è che gran parte degli esercenti ha rimosso le strutture esterne e alcuni di essi hanno chiuso le attività con la prospettiva di riaprirle nella stagione estiva nonostante avessero pianificato di proseguire anche in autunno.
«Via la spiaggia chiusa al traffico dalle 20:00 a mezzanotte... E poi che fanno? I commercianti della zona cacciano i clienti e rimettono i tavoli all'interno del locali?» si è chiesto il consigliere comunale di opposizione Alfonso Russo, che ha posto ulteriori interrogativi. «Sarei curioso di conoscere se vi sia un permesso rilasciato dalla Sovrintendenza per quelle strutture». Secondo l'esponente di minoranza «bisogna essere pronti a fare ordinanze che siano legittime al 100%. Questa non sa né di carne, né di pesce ma solo carta imbrattata. Mi auguro che a questo atto faccia seguito una decisione seria, soprattutto per la prossima stagione estiva. Una decisione chiara, netta e produttiva a favore di chi investe con enormi sacrifici».
Il dato di fatto è che gran parte degli esercenti ha rimosso le strutture esterne e alcuni di essi hanno chiuso le attività con la prospettiva di riaprirle nella stagione estiva nonostante avessero pianificato di proseguire anche in autunno.