«Continuiamo a chiederci cos'abbia fatto l'amministrazione per meritare il premio»
Spighe verdi, Di Gregorio ribatte a Naglieri
martedì 8 settembre 2020
17.42
Alessandro Di Gregorio, presidente del circolo di Bisceglie di Legambiente, ha ribattuto alle dichiarazioni rilasciate nella mattinata di martedì 8 settembre dall'assessore comunale all'agricoltura e alla pesca Gianni Naglieri (link all'articolo) in risposta alla nota con cui gli ambientalisti hanno sollevato forti dubbi riguardo l'assegnazione del riconoscimento "Spighe verdi" alla città di Bisceglie (link all'articolo).
«Gentile assessore,
abbiamo letto con attenzione la sua chiosa su quello che lei definisce "attacco politico di Legambiente all'amministrazione comunale".
Siamo qui a correggerla, se ci consente, sul senso delle nostre osservazioni e non attacchi e, men che meno "attacchi politici". Apprendiamo dalle sue dotte esposizioni che a Bisceglie si coltivano ben cinque tipi diversi di albicocca, che si coltivano le ciliege, che ci sono frantoi olearii, produzioni e grandi lavorazioni di prodotti ortofrutticoli e così via discorrendo.
La deludiamo assessore, lo sapevamo già!» è riportato nella lettera aperta rivolta a Naglieri.
«Forse non sapevamo delle cinque varietà di albicocco ma per il resto, sapevamo tutto. Questo però non ci spiega come Bisceglie sia, tra le prime quarantasei città italiane a vantare tanti e tali pregi da essere destinataria del premio. Ebbene, caro assessore, posto che i comuni vicini (ma anche lontani e lontanissimi) vantano, se non le stesse, altre caratteristiche altrettanto importanti, non comprendiamo il perché Bisceglie è destinataria del premio. E lei, nella sua risposta, non fuga i dubbi, anzi li accentua» è aggiunto nella nota.
«A detta del primo cittadino, il premio spetta all'amministrazione che opera per "promuovere uno sviluppo rurale sostenibile capace di valorizzare il territorio, rispettoso dell'ambiente e della qualità della vita, capace di innovazione".
Ebbene assessore, noi continuiamo a chiederci cosa abbia fatto questa amministrazione nei fatti, per meritare questo premio e lei, con le sue risposte, divaga, generalizza ma non spiega.
Dov'è l'impegno della sua amministrazione ne "la sostenibilità e l'innovazione in agricoltura; la qualità dell'offerta turistica; l'esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell'arredo urbano; l'accessibilità per tutti senza limitazioni" (cit. Naglieri)?
Vogliamo parlare di impegno al fianco delle attività ricettive?
Oppure di valorizzazione delle aree naturalistiche? O ancora, disquisiamo sulla cura dell'arredo urbano?
E la questione della maglia 165, la dimentica assessore?
Insomma, ci spieghi la "rivoluzione culturale" che grazie ai suoi e agli sforzi dell'amministrazione comunale è in atto: noi e molti altri non la vediamo e percepiamo.
Bisceglie ha peculiarità e punti di eccellenza come migliaia di altri comuni ma, che si dica che tutto questo è merito di questa amministrazione, francamente suscita molti dubbi che persistono nonostante le sue affermazioni.
Tanto le dovevamo».
«Gentile assessore,
abbiamo letto con attenzione la sua chiosa su quello che lei definisce "attacco politico di Legambiente all'amministrazione comunale".
Siamo qui a correggerla, se ci consente, sul senso delle nostre osservazioni e non attacchi e, men che meno "attacchi politici". Apprendiamo dalle sue dotte esposizioni che a Bisceglie si coltivano ben cinque tipi diversi di albicocca, che si coltivano le ciliege, che ci sono frantoi olearii, produzioni e grandi lavorazioni di prodotti ortofrutticoli e così via discorrendo.
La deludiamo assessore, lo sapevamo già!» è riportato nella lettera aperta rivolta a Naglieri.
«Forse non sapevamo delle cinque varietà di albicocco ma per il resto, sapevamo tutto. Questo però non ci spiega come Bisceglie sia, tra le prime quarantasei città italiane a vantare tanti e tali pregi da essere destinataria del premio. Ebbene, caro assessore, posto che i comuni vicini (ma anche lontani e lontanissimi) vantano, se non le stesse, altre caratteristiche altrettanto importanti, non comprendiamo il perché Bisceglie è destinataria del premio. E lei, nella sua risposta, non fuga i dubbi, anzi li accentua» è aggiunto nella nota.
«A detta del primo cittadino, il premio spetta all'amministrazione che opera per "promuovere uno sviluppo rurale sostenibile capace di valorizzare il territorio, rispettoso dell'ambiente e della qualità della vita, capace di innovazione".
Ebbene assessore, noi continuiamo a chiederci cosa abbia fatto questa amministrazione nei fatti, per meritare questo premio e lei, con le sue risposte, divaga, generalizza ma non spiega.
Dov'è l'impegno della sua amministrazione ne "la sostenibilità e l'innovazione in agricoltura; la qualità dell'offerta turistica; l'esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell'arredo urbano; l'accessibilità per tutti senza limitazioni" (cit. Naglieri)?
Vogliamo parlare di impegno al fianco delle attività ricettive?
Oppure di valorizzazione delle aree naturalistiche? O ancora, disquisiamo sulla cura dell'arredo urbano?
E la questione della maglia 165, la dimentica assessore?
Insomma, ci spieghi la "rivoluzione culturale" che grazie ai suoi e agli sforzi dell'amministrazione comunale è in atto: noi e molti altri non la vediamo e percepiamo.
Bisceglie ha peculiarità e punti di eccellenza come migliaia di altri comuni ma, che si dica che tutto questo è merito di questa amministrazione, francamente suscita molti dubbi che persistono nonostante le sue affermazioni.
Tanto le dovevamo».