Davide Galantino al Whistleblowing forum organizzato da Il sole 24 ore

Il deputato biscegliese del Movimento 5 Stelle: «Chi segnala un illecito aiuta a migliorare la qualità del suo lavoro e di quello degli altri»

sabato 1 dicembre 2018 10.08
Il deputato biscegliese del Movimento 5 Stelle Davide Galantino ha partecipato, nella giornata di venerdì 30 novembre, al "Whistleblowing Forum" di Milano organizzato dal quotidiano Il sole 24 ore.

Il whistleblowing è la legge, che porta la prima firma della parlamentare Francesca Businarolo (presente all'evento) che tutela il dipendente nel caso in cui segnali illeciti sul posto di lavoro. Galantino è impegnato in una campagna di sensibilizzazione volta al rispetto di questa legge anche in altri settori, come quello della Difesa.

«In Italia ci sono più di 11 milioni di famiglie coinvolte almeno una volta nella vita in casi di corruzione. Questo ha un impatto negativo anche sugli investimenti esteri, che per colpa della corruzione sono il 16% in meno. La nostra legge che contrasta tutto questo sta già cambiando la vita di milioni di italiani» ha spiegato Galantino, aggiungendo: «Il collega che segnala illeciti oggi viene visto, probabilmente per questioni culturali, come uno spione, ma non sta facendo altro che contribuire a migliorare la qualità del lavoro per sé e gli altri.

L'anonimato previsto dalla nostra legge aiuta molto in questo caso. Se un dipendente si fa male perché non viene eseguita la manutenzione degli strumenti è l'azienda che rischia di chiudere per questo è necessario entrare nell'ottica del rispetto di tutte le norme» ha rimarcato l'esponente pentastellato.

«La legge è teoricamente estesa a tutti gli enti pubblici comprese le forze armate, per questo in passato ho interrogato il governo sull'applicazione della regola che spesso invece viene ignorata, invitando i militari a segnalare ai superiori eventuali illeciti. Questo è il contrario dell'anonimato e della tutela del whistleblower. Anzi, spesso il militare che fa una segnalazione subisce ripercussioni dai colleghi o dai superiori stessi. Questa legge deve essere rispettata anche nelle forze armate» ha concluso Galantino.