Delle Donne: «Attiveremo 6 nuove Usca nella Bat»
«Aumento poco funzionale in piena estate, quando non c'erano casi Covid da gestire»
giovedì 29 ottobre 2020
18.25
«L'Asl Bt è al lavoro per aumentare le Usca (unità speciale di continuità assistenziale): stiamo procedendo celermente per attivarne subito altre 6 su tutto il territorio. È già stato pubblicato e scadrà il 3 novembre il bando per medici mentre l'ordine ha già inviato l'elenco dei sanitari che hanno presentato disponibilità. I medici attualmente in servizio, inoltre, sono già stati convocati per contrattualizzare un aumento delle ore di servizio per portarle a 36 settimanali» ha dichiarato il direttore generale Alessandro Delle Donne, in risposta alla nota del segretario provinciale Cgil Biagio D'Alberto (link all'articolo).
«Della loro utilità ne avevamo contezza, ma sarebbe stato poco funzionale un arricchimento delle stesse in piena estate, quando non c'erano casi di positività da Covid da gestire. Siamo consapevoli delle tante difficoltà perché le stiamo affrontando e gestendo quotidianamente: abbiamo fatto assunzioni e stiamo ridistribuendo il personale in servizio alla luce della nuova organizzazione della rete ospedaliera. Ringraziamo per i suggerimenti che arrivano rispetto all'utilizzo di altre strutture, ma va considerata la complessità della presa in carico dei pazienti Covid e della necessità di avere percorsi molto ben definiti a tutela degli stessi pazienti e degli operatori. In questi giorni stiamo prendendo in considerazione opportunità di utilizzo di altre strutture già dotate di strumentazioni e competenze specifiche» ha concluso.
«Della loro utilità ne avevamo contezza, ma sarebbe stato poco funzionale un arricchimento delle stesse in piena estate, quando non c'erano casi di positività da Covid da gestire. Siamo consapevoli delle tante difficoltà perché le stiamo affrontando e gestendo quotidianamente: abbiamo fatto assunzioni e stiamo ridistribuendo il personale in servizio alla luce della nuova organizzazione della rete ospedaliera. Ringraziamo per i suggerimenti che arrivano rispetto all'utilizzo di altre strutture, ma va considerata la complessità della presa in carico dei pazienti Covid e della necessità di avere percorsi molto ben definiti a tutela degli stessi pazienti e degli operatori. In questi giorni stiamo prendendo in considerazione opportunità di utilizzo di altre strutture già dotate di strumentazioni e competenze specifiche» ha concluso.