Delle Donne: «L'ospedale di Bisceglie resta dedicato ai casi Covid»

«Una media di 200 pazienti ricoverati tra il "Vittorio Emanuele II" e il "Dimiccoli" di Barletta. Dispiace leggere attacchi al sistema sanitario»

venerdì 14 maggio 2021 9.42
L'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie resterà riservato alla trattazione dei casi Covid. Lo ha confermato Alessandro Delle Donne, Commissario straordinario dell'Asl Bt. Secondo i dati forniti dall'azienda sanitaria, la media di pazienti ricoverati a seguito del contagio da Sars-Cov-2 tra il presidio biscegliese e il "Dimiccoli" di Barletta (con pronto soccorso e aree mediche dedicate a quei casi) si aggira intorno ai 200. Nella sola giornata di mercoledì 12 maggio sono stati ben 14 gli accessi in pronto soccorso per sospetti casi di Coronavirus. Inevitabile, con queste premesse, la conservazione dello status quo: «È una situazione di continua allerta sulla base della quale la stessa Regione Puglia ci ha detto di mantenere invariati i posti letto Covid» ha commentato Delle Donne. «Una scelta che condividiamo e che nasce dalla necessità di assistenza: bastano i numeri che monitoriamo più volte al giorno per comprendere che al momento non possiamo riconvertire i posti letto».

La struttura sanitaria barlettana, a differenza del "Vittorio Emanuele II", non è interamente dedicata a casi Covid: «Non si è mai fermata l'attività di assistenza di oncologia, ematologia, medicina nucleare, radioterapia, radiologia e, dopo un breve periodo di chiusura, anche ostetricia e ginecologia. È stata anche ripristinata l'attività operatoria di otorinolaringoiatria che è per buona parte oncologica» ha sottolineato il Commissario straordinario dell'Asl Bt. «Sono attivi i consultori per lo screening del collo dell'utero, è attivo lo screening del colon retto ed è pienamente operativo lo screening del tumore della mammella. A Barletta, per evitare alle pazienti di passare dall'ingresso principale, è stato anche realizzato un ingresso dedicato in maniera tale da ridurre al minimo i contatti. L'attività chirurgica di Barletta in questi mesi è stata garantita presso le sale operatorie di Andria e presso il day service chirurgico di Trani e questo grazie al grande spirito di collaborazione che anima tutti i nostri operatori a salvaguardia dei pazienti».

Delle Donne non ha nascosto l'amarezza per alcune considerazioni affidate ai media riguardo la gestione dell'emergenza: «La riorganizzazione per emergenza della rete ospedaliera richiede grandi sacrifici da parte di tutti e sicuramente pazienza per i cittadini, ma è atto dovuto in pandemia. Il Covid continua a fare paura, i pazienti positivi hanno bisogno di assistenza così come hanno diritto di cura e assistenza tutte le altre patologie che continuano ad avere tutta la nostra attenzione.
Ci dispiace, e molto, leggere esponenti politici e rappresentanti sindacali attaccare il sistema sanitario su questo tema senza tener conto che in questo momento siamo ancora molto impegnati su tutti i fronti e abbiamo l'esigenza di garanzia nei confronti dei pazienti contagiati dal Covid, pur non tralasciando le altre patologie, che devono essere erogate in piena sicurezza dei percorsi clinici sia in favore dei pazienti che degli operatori stessi.
Da chi conosce il sistema in cui stiamo vivendo ormai da oltre un anno ci si aspetta conoscenza anche dei fenomeni che motivano le decisioni regionali da cui derivano quelle territoriali. I numeri della pandemia non sono da interpretare, sono punti fermi da quali abbiamo il dovere di partire per adeguare la nostra assistenza. L'ospedale di Andria, i reparti attivi di Barletta e tutti i servizi territoriali stanno lavorando senza sosta e senza fatica per garantire tutta l'assistenza richiesta dai cittadini» ha concluso.