Eventi natalizi, Spina: «Complimenti alle associazioni di categoria di Trani»

L'ex Sindaco sottolinea la richiesta di riduzione del contributo eventualmente destinato per le attività mettendola in relazione coi fondi stanziati a Bisceglie, ritenuti eccessivi

domenica 29 novembre 2020
«Complimenti alle associazioni di categoria di Trani e al loro senso di responsabilità e generosità. Chiedono di devolvere le risorse per le festività natalizie ai cittadini indigenti e più fragili». Francesco Spina, consigliere comunale di opposizione, ha commentato così quanto comunicato in una nota ufficiale dalle segreterie cittadine di Confesercenti, Cna e Confcommercio. In sostanza, le organizzazioni di categoria hanno esortato l'amministrazione guidata dal Sindaco Amedeo Bottaro a «ridurre i fondi eventualmente previsti per il Natale e destinare il risparmio in buoni spesa alle famiglie bisognose, per aquisti-regali in esercizi non alimentari e artigianali della città».

«Quest'anno a Bisceglie avrei destinato le somme stanziate per le festività, almeno in parte, all'istituzione delle Social card, tessere per l'acquisto di generi alimentari (ideate e utilizzate dalle mie amministrazioni) e di altri prodotti da spendere presso gli esercenti cittadini. Così si sarebbero tutelate le fasce sociali più deboli, ma nello stesso tempo anche i piccoli esercenti della città presso i quali soltanto si sarebbero potute spendere le somme» ha affermato Spina.

«Peccato, anche, che a Bisceglie il fallimento del Diistretto urbano del commercio, dal quale fui senza preavviso sostituito quale presidente da Angarano (guarda caso dopo che avevo preteso gli avvisi pubblici per la gestione dei finanziamenti reperiti fino a quel momento) abbia frustrato il bel progetto di sviluppo delle attività produttive che aveva armonicamente animato le associazioni di categoria biscegliesi e il Comune di Bisceglie» ha aggiunto. «Il Duc, ora, sembra morto con la pantomima in stile Angarano del nuovo presidente dimissionario, ma giuridicamente ancora in carica per mancanza della presa d'atto delle dimissioni e, quindi, per impossibilità di procedere alla sostituzione. Sicché, mentre Angarano & companu meditano, il commercio e le fasce sociali della città languono e soffrono» ha concluso.