Fermati a Bisceglie quattro scippatori molfettesi

I ragazzi, di età compresa tra i 20 e i 24 anni, sono stati colti in flagranza, al termine dello scippo di una collanina

giovedì 7 settembre 2017 07.15
Dovranno rispondere di rapina impropria i quattro molfettesi, di età compresa fra i 20 ed i 24 anni, arrestati in flagranza di reato dai Carabinieri dopo l'ennesimo scippo di collanine d'oro ai danni di alcune anziane, avvenuto a Bisceglie.
Le indagini che hanno permesso di sgominare questa banda di scippatori sono state sapientemente condotte sul campo dai militari della Tenenza di Bisceglie, il cui comando è recentemente passato nelle mani del sottotenente Vincenzo Caputo, dopo il quinquennio del capitano Sergio Riccardi, che hanno spento un vero e proprio allarme sociale verso un reato tanto più odioso perché colpisce le persone più indifese.
Gli ultimi colpi sono avvenuti in via D'Addato, dove i quattro malviventi, a bordo di due ciclomotori e tutti a volto scoperto, hanno aggredito due anziane del posto, per poi strapparle dal collo le loro collane in oro. La banda, però, è stata interrotta dall'arrivo dei Carabinieri: i quattro, in sella ai loro scooter, hanno accelerato dando inizio a una pericolosa fuga per le vie della città.
Per alcuni chilometri, i fuggitivi hanno percorso le vie di Bisceglie, superando altre vetture con manovre spericolate. Entrambi hanno imboccato la strada statale 16 bis, ma la loro corsa, a causa di un incidente, è finita ben presto. Due dei quattro fuggiaschi sono rimasti feriti (con prognosi di 15 e 30 giorni), mentre gli altri due sono stati fermati e arrestati nella periferia sud della città.
I quattro sono stati condotti presso la Tenenza di Bisceglie e arrestati. Uno di questi era agli arresti domiciliari, cosa che non gli ha impedito di portare avanti la propria attività criminosa negli orari di libera uscita. Ma l'attività operativa non è affatto conclusa: i militari sono al lavoro per verificare l'eventuale coinvolgimento dei quattro in altri casi simili, compiuti in zona.
L'invito dell'Arma, dunque, rivolto alle altre vittime, è quello di recarsi in caserma, a Bisceglie, per fornire ulteriori elementi utili alle indagini. Dunque, ancora una volta, la collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine può rivelarsi fondamentale.