La Fials: «Uno spiraglio per evitare la ricollocazione di 34 infermieri da Bisceglie ad altri ospedali»

Angelo Somma e Sergio Di Liddo accolgono con soddisfazione il nuovo orientamento di regione e dell'Asl Bat

mercoledì 19 dicembre 2018 8.15
«Si è aperto uno spiraglio sul fronte della paventata ricollocazione del personale infermieristico attraverso mobilità d'ufficio e disattivazione di reparti e servizi ambulatoriali».

Lo hanno fatto sapere in una nota stampa i biscegliesi Angelo Somma e Sergio Di Liddo, componenti della segreteria provinciale Bari-Bat del sindacato Fials, in merito alla vicenda dei 34 infermieri attualmente in servizio all'ospedale civile "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie, che, nel caso di attuazione della procedura di ricollocazione verso i nosocomi di Andria e Barletta (al momento in grave carenza di personale), costringerebbero la direzione sanitaria dell'ospedale biscegliese a dimezzare i posti letto di tutte le unità operative e sospendere le attività ambulatoriali creando notevoli disagi agli utenti di tutto il territorio.

«La Direzione Generale della Asl Bt avrebbe valutato positivamente, in accordo con la regione Puglia, la proposta della segreteria provinciale e regionale della Fials di assumere il personale infermieristico precario in scadenza il 31 dicembre 2018 non in possesso dei requisiti per la stabilizzazione (decreto Madia) e non rientrante nella graduatoria del concorsone di Bari, attraverso l'utilizzo della graduatoria del recente avviso pubblico della Asl Bt pubblicato con delibera n°1584 del 13 settembre scorso» hanno spiegato.

La Fials ha espresso soddisfazione per il raggiungimento dell'obiettivo, «risultato dell'iniziativa del sindacato che responsabilmente ha affrontato la vertenza occupazionale con il management aziendale della Asl Bt e la regione Puglia.
Questo consentirà ai giovani infermieri già presenti nelle unità operative di tutti gli ospedali della Asl Bt, a cominciare da quello di Bisceglie, di ottenere un contratto più dignitoso e duraturo, anziché proroghe mensili.

Questa apertura è stata resa possibile dopo le numerose sollecitazioni e segnalazioni messe in atto in queste settimane, in totale allineamento con la volontà del presidente Emiliano, che ha previsto in tempi brevi il reintegro in servizio degli infermieri cessati dal servizio nella Asl Bari il 30 ottobre» hanno rimarcato i referenti della Fials.

«La rigida applicazione parametri del ministero dell'economia e delle finanze, che si riferiscono a modelli organizzativi e fabbisogni del personale infermieristico esclusivamente ospedaliero (posti letto) senza tener conto delle molteplici esigenze che derivano attività ambulatoriali e dei servizi delle strutture ospedaliere, avrebbe creato una grave situazione di carenza di personale infermieristico dal 1 gennaio 2019 sui presidi ospedalieri di tutta la Asl Bt inclusi gli ospedali di Andria e Barletta, ormai da tempo in affanno dal punto di vista di organico infermieristico.

Siamo certi della volontà della direzione strategica di voler collaborare con noi sulla definizione e risoluzione della problematica, con l'unico comune obbiettivo di garantire l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza che in presenza di riduzione dell'organico infermieristico potevano evidentemente non essere più garantiti» hanno concluso Angelo Somma e Sergio Di Liddo.