Giorno della memoria, momento di riflessione con le scolaresche biscegliesi

Gli studenti sono stati coinvolti nell'iniziativa promossa da Anpi Bisceglie e Bat con la collaborazione dell'assessorato alla cultura

giovedì 28 gennaio 2021
L'emergenza epidemiologia in corso non ha impedito alle scolaresche biscegliesi della "Battisti-Ferraris" e "Riccardo Monterisi" di partecipare a un momento di riflessione in occasione del Giorno della memoria. L'evento si è tenuto su sollecitazione delle sezioni di Bisceglie e della Bat dell'Anpi (associazione nazionale partigiani d'Italia) con la collaborazione dell'assessorato alla cultura del comune di Bisceglie.

Il relatore Roberto Tarantino (presidente Anpi Bat) ha narrato la storia di suo nonno Francesco Grasso, Colonnello a Barletta nei giorni fatidici seguiti all'armistizio dell'8 settembre 1943. «La sua vicenda personale si intreccia a quella di tanti altri concittadini che scelsero da quale parte stare anche a costo della propria vita» ha sottolineato Antonello Rustico, presidente Anpi Bisceglie. «I ragazzi delle due scuole coinvolte - con l'ausilio di strumenti audiovisivi - hanno riletto questo triste capitolo di storia e compreso il senso degli internati militari italiani Imi» ha aggiunto. La sezione Anpi biscegliese ha rimarcato la preziosa disponibilità dei due dirigenti scolastici Maria Sciancalepore e Lucia Scarcelli e delle insegnanti Loredana Bianco e Isa Fasciano: «Sono riuscite a coinvolgere i ragazzi in modo partecipativo nonostante i limiti previsti dalle normative anti-Covid» ha evidenziato Rustico.

Nel corso dell'incontro sono stati anche citati alcuni nomi di internati biscegliesi (furono più di 400) di cui sono stati indicati il luogo, la data di nascita e quella della loro tragica fine. «L'idea è quella di continuare la ricerca e farne un capitolo della locale storia dell'antifascismo. Anche grazie al sacrificio di questi concittadini, nel non collaborare con il nemico tedesco, si è riusciti a terminare la guerra divenuta "civile" prima e meglio. La memoria, la storia e la narrazione ci servano per poter garantire oggi il rispetto dei diritti umani in ogni contesto e per ogni persona» ha concluso il presidente dell'Anpi di Bisceglie.