Il Club UNESCO festeggia da casa le Giornate della felicità, della poesia e dell'acqua

L'associazione biscegliese celebra a distanza ma unita le tre ricorrenze del mese di marzo

domenica 22 marzo 2020 11.45
Distanti ma uniti. Il Club per l'UNESCO di Bisceglie ha voluto celebrare, restando a casa, le tre Giornate mondiali delle Nazioni Unite che ricorrono nel mese di marzo e patrocinate da UNESCO. L'associazione biscegliese ha così aderito all'invito rivolto dalla Federazione italiana.

Il 20 marzo è stata la Giornata della felicità, istituita nel 2012 dall'assemblea generale delle Nazioni Unite. Sabato 21 marzo è ricorsa la Giornata mondiale della poesia creata nel 1999 e patrocinata dall'UNESCO, oltre a quella per l'eliminazione della discriminazione razziale. Domenica 22 marzo è stata la volta della Giornata dell'acqua, istituita nel 1992 dall'assemblea generale delle Nazioni Unite, con lo scopo di richiamare l'attenzione pubblica sull'importanza della risorsa e per promuovere un suo consumo più responsabile e consapevole (il tema del 2020 è l'acqua e i cambiamenti climatici).

In tale ottica, il Club ha inviato delle poesie, fotografie e disegni, coniugando tre giornate mondiali, per rendere felici le tante persone e per regalare la speranza attraverso forme diverse, per la promozione del dialogo e della comprensione interculturale. Il poeta e socio Franco Leone ha dedicato "Italia ti rialzerai" alla nostra nazione, ferita ma non piegata da un'emergenza non certo causata da lei, ma giunta da una zona remota del globo, nella consapevolezza che presto la sua fierezza tornerà a risplendere. Antonella Pagano ha presentato "Aqua Fertilitatis" e "La poesia dei territori". Nella prima la poetessa Pagano inneggia alla fertilità dell'acqua; nella seconda parla della meraviglia dei mille territori che ci offre il pianeta e dei territori interiori, dell'anima, ambedue da coltivare e di cui occuparsi con cura.

Nella poesia "Primavera" della fotoreporter freelance, nonché presidente del Club UNESCO, Pina Catino, correlata da una fotografia, tratta dal suo volume "Orizzonti d'Acqua", è la religione della natura la musa ispiratrice, una religione antica quanto l'uomo che nelle forze della natura vedeva il principio che legava tutte le cose. "Stila di sole", presentata dal poeta Donato Tambone, aggruma in sé dinamiche emozioni antropizzando la Natura, il vento, il sole, l'acqua, la terra e, di converso, porta l'Uomo alla natura. Le emozioni dominano, delicate e potenti: ogni sua poesia è un avventura dell'Anima.