Il saluto di Monsignor Leonardo D'Ascenzo a Papa Leone XIV
«Le sue prime parole hanno preso il cuore di tutti noi»
Abbiamo pregato, cominciato a pregare per il nuovo Pontefice, Papa Leone XIV. L'abbiamo ascoltato nel suo primo messaggio, parole che già hanno preso il cuore di tutti noi. Intanto per il suo invito il suo saluto alla pace, ad essere una Chiesa capace di accogliere la pace che scende dall'alto e poi capace di seminare e costruire pace. Ricordavo che il primo mattone dei ponti di pace che la chiesa è chiamata a realizzare in tutto il mondo è la comunione che siamo chiamati a vivere tra di noi. Una Chiesa missionaria, la nostra, ci ha ricordato Papa Leone.
Una Chiesa dunque impegnata, in cose belle, in cose importanti, in cose serie, cioè l'annuncio del Signore risorto, la testimonianza del Vangelo la costruttore dei ponti di pace. Allora prendiamo questo saluto, questo invito del Santo Padre con un impegno da parte nostra, anche a mettere da parte tutte quelle questioni che assorbono tanto il nostro tempo, le nostre energie. Faccio riferimento a tanti piccoli litigi, tante piccole questioncine da sagrestia, da scantinato o da soffitta delle nostre parrocchie, delle nostre abitazioni. Ecco, che il nostro cuore sia veramente capace di aprirsi al mondo intero per annunciare il Vangelo e portare la pace
Un altro elemento, che ha ricordato questa sera Papa Leone, come Chiesa che cammina insieme in maniera sinodale, ce lo ha ricordato in modo chiaro, una Chiesa capace di tanta gratitudine a Dio per tutti i suoi doni, per il dono del nuovo Papa, e anche una Chiesa che continua a portare nel cuore gratitudine nei confronti di Papa Francesco. Allora, gli auguri a noi come Chiesa di una buona continuazione di cammino sotto la guida dello Spirito Santo, sotto la guida del nuovo Santo Padre, che vogliamo accompagnare sempre con la nostra preghiera