L'Italia passa allo standard Dvb-T2, cosa cambia per la ricezione della tv

I televisori obsoleti andranno adeguati o sostituiti. Tutti i dettagli per saperne di più

mercoledì 3 giugno 2020 10.00
A cura di Vito Troilo
Lunedì 1 giugno è stato introdotto in forma di test, su tutto il territorio nazionale, il nuovo standard comune per la trasmissione televisiva, che entrerà definitivamente in vigore entro il 20 giugno 2022: il Dvb-T2. Questo non comporterà, al momento, alcuna variazione sulle abitudini degli italiani nella fruizione delle trasmissioni televisive ma sarà necessario verificare di possedere un televisore compatibile col nuovo format per la visione dei programmi che altrimenti risulterebbero irricevibili nel 2022.

Il protocollo Dvb-T2 (digital video broadcasting Television 2.0) consentirà la transizione verso la trasmissione in HD (high definition) che sostituirà quella in SD (standard definition) ancora in uso da parte di diverse emittenti. I possessori di decoder Sky dovranno adeguare i ricevitori eventualmente obsoleti.

È possibile risalire facilmente alla compatibilità col nuovo sistema. Qualsiasi nuovo televisore acquistato a partire dal 1 gennaio 2017 è integrato col codec HEVC che prevede l'alta definizione dei canali. I due principali operatori italiani, Rai e Mediaset, hanno predisposto un test sui canali di servizio 100 e 200 rispettivamente dei mux Rai 1 e Mediaset 4, quelli con la più alta copertura del territorio nazionale. Il cartello riporta la dicitura indicata nell'immagine di copertina di questo articolo ed è apparso in queste ultime ore anche a Bisceglie.

Se quindi i canali appariranno a seguito di una risintonizzazione del televisore significa che l'apparecchio è già compatibile con il nuovo formato e sarà pronto al momento del passaggio alla nuova tecnologia. Se invece i cartelli non saranno visibili neppure dopo una risintonizzazione dei canali, allora bisognerà provvedere ad adeguare il televisore con un ricevitore esterno aggiuntivo oppure bisognerà cambiare l'apparecchio.

Lo Stato ha attivato un bonus di 50 euro per ammortizzare la spesa. L'utente dovrà scaricare l'autocertificazione dal sito ufficiale, compilarla dichiarando di non aver usufruito del bonus e di avere un Isee familiare inferiore ai 20 mila euro e consegnare il documento in cassa al punto vendita d'acquisto per ottenere lo sconto automatico di 50 euro dal valore finale dello scontrino. La promozione sarà attiva fino a maggio 2021.